La Banca d’Italia nella memoria che ha reso al Senato ha sottolineato che sarà una sfida complessa procedere con la rimodulazione del PNRR. A fine febbraio di quest’anno, nonostante i 66,9 miliardi di euro già stanziati dall’Unione europea (più i 18,5 miliardi della terza rata), le spese effettive ammontavano a soli 25,7 miliardi. Questo ritardo nell’utilizzo dei fondi è dovuto a motivi amministrativi e ai ritardi nelle procedure di appalto.
Questa situazione rende complicate le modifiche previste durante l’attuazione, specialmente considerando che su circa 300 misure previste, ben 118 presentano almeno un aspetto critico e 57 di queste richiedono modifiche. Per le 57 misure più problematiche, l’80% delle risorse era destinato ai soggetti attuatori. Pertanto, una possibile rimodulazione dei fondi già assegnati potrebbe innescare un complicato processo amministrativo, soprattutto considerando la numerosità e la frammentazione dei soggetti coinvolti, con il rischio di rallentare l’attuazione dei progetti interessati.
da osservatoriorecovery.it
Memoria Banca d’Italia PNRR 12 settembre 2023