Legge di Bilancio 2023: Decaro nell’Assemblea dell’Anci: “con i tagli a enti locali si mina l’equilibrio di bilancio dei comuni”. Ricci: “basta tagli ai comuni e ai servizi ai cittadini”

”Con la legge di bilancio che è stata appena presentata, per la prima volta dopo sette anni si torna a parlare di tagli per i Comuni. All’orizzonte vediamo il rischio di tornare a una impostazione restrittiva”. Si parla di nuovi tagli: 200 milioni sui Comuni e 50 milioni su Province e Città metropolitane, tra il 2024 e il 2025. Più un altro taglio di 100 milioni per i Comuni e 50 per province e Città metropolitane. Mentre mancano del tutto le risorse per sterilizzare gli effetti della perequazione, cioè quei soldi che venivano dati ogni anno ai Comuni per aiutarci nell’operazione di dare più fondi agli enti in difficoltà togliendoli dai bilanci di altri. Tutte queste misure rischiano di mettere in crisi equilibri di bilancio, soprattutto dei comuni finanziariamente più deboli e di impoverire i servizi locali per tutti”. Così il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, nella relazione all’assemblea annuale dell’associazione.

Il presidente di ALI e Sindaco di Pesaro Matteo Ricci commenta: ”Ottima relazione di Antonio Decaro. Giù le mani dalle risorse del Pnrr gestite dai comuni, basta tagli ai comuni e ai servizi ai cittadini, e avanti per togliere il limite dei due mandati ai sindaci, come avviene in tutta Europa. Avanti, insieme”.

 

Comuni e Pnrr

”Questa storia delle opere pubbliche da realizzare con i fondi del Pnrr sembra che sia un duello tra i sindaci e il Governo. Ma così non è. Fino ad oggi, con tutti commissari, ministri, presidenti del Consiglio, abbiamo sempre collaborato. Fin dal primo giorno, per noi sindaci quella del Pnrr è stata una partita da giocare indossando una sola maglia e nessun’altra: la maglia dell’Italia”. Così il presidente di Anci, Antonio Decaro che nel suo intervento alla cerimonia inaugurale della 40esima assemblea annuale dell’associazione ha osservato: ” questo, lasciatemelo dire, è stata una doccia fredda apprendere la volontà di spostare i soldi europei dai programmi che interessano i comuni. C’è stato un momento, dico la verità, in cui la fiducia istituzionale si è incrinata. Ci siamo sentiti sul banco degli imputati pur sapendo di aver fatto di più e meglio degli altri”.

”Se fossimo davvero inefficienti – ha proseguito Decaro – non saremmo da anni il primo comparto per investimenti nel Paese, spendendo il 25% delle risorse per opere pubbliche. Se fossimo davvero inefficienti, non avremmo visto crescere la nostra capacità di spesa dal minimo storico di 8,5 miliardi nel 2017 fino ai 15 miliardi che spenderemo fino alla fine di questo 2023, non avremmo fatto ripartire gli investimenti finalmente anche nel Mezzogiorno, se fossimo davvero così ritardatari non avremmo bandito 147 mila gare con fondi Pnrr, per intenderci più di tutti gli altri enti attuatori messi insieme. E tutto questo, non ci sarebbe neanche da ripeterlo, partendo da una condizione di difficoltà pazzesca, avendo perso negli anni oltre un decimo degli organici delle amministrazioni comunali”. ”Nonostante tutto questo lavoro e questi buoni risultati – ha osservato ancora Decaro – all’inizio di agosto ci è stato detto che dei 16 miliardi del Pnrr da spostare nel RePower, ben 13 riguardavano i nostri progetti. Io non ho capito il perché. Abbiamo chiesto di conoscere se ci fossero progetti in ritardo, progetti non coerenti con le linee guida della Commissione Europea e non abbiamo avuto risposte”. ”Da quel momento abbiamo avuto con il ministro Fitto una serie di incontri, come si usa dire in questi casi, ‘franchi e cordiali’ Qualche giorno fa, ci siamo confrontati sui Piani Urbani Integrati, i Pui, gli importanti progetti per la riqualificazione delle periferie delle nostre aree metropolitane. Alla fine, ci sembra che il Governo abbia riconosciuto che questi Piani possono continuare a essere finanziati coi fondi europei. Noi non abbiamo mai avuto dubbi perché quelle opere le conosciamo, una a una. Ne conosciamo i progetti, i sogni, le ambizioni. Le abbiamo immaginate insieme ai nostri concittadini. Quelle opere sono una occasione di rinascita per tanti quartieri del nostro Paese che meritano un’opportunità”, ha ribadito.

 

Omaggio al Presidente Mattarella

”Presidente lei oggi compie 3186 giorni di servizio della Repubblica nella sua carica più alta e rappresentativa. L’hanno definita ‘il Presidente dei record’ ma per me e per i miei colleghi sarà sempre ‘il Presidente dei Sindaci”’. Così il presidente di Anci, Antonio Decaro ha salutato il capo dello Stato presente alla fiera di Genova alla cerimonia inaugurale della 40esima assemblea annuale di Anci sottolineando che ”ancora una volta qui oggi ci onora e ci inorgoglisce, con la sua presenza”. Parole che i sindaci in sala hanno salutato con un lungo applauso. ”Il presidente che non è mai mancato a una assemblea da quando sette anni fa mi ha stretto con forza la mano a Bari, nella mia città, poco dopo la mia elezione alla guida dell’Anci – ha aggiunto Decaro – il presidente che è arrivato nei Comuni più lontani, nelle nostre scuole, nelle periferie, sui luoghi delle tragedie e non ha mai fatto mancare una parola di conforto ai sindaci. Il presidente che ogni giorno ci richiama al rispetto per il nostro Paese e per la sua storia. Grazie ancora, presidente Mattarella”.

 

Il link per seguire la relazione di Antonio Decaro.

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