Il testo conclusivo della Cop28 segna indubbiamente un passo in avanti, per molti aspetti un passo storico, nelle intenzioni di transizione energetica e contrasto all’emergenza climatica. Tutti i Paesi del mondo, inclusi i “petroliferi”, ribadiscono l’importanza di restare sotto il grado e mezzo di aumento di temperatura: un risultato tutt’altro che scontato. Per farlo, si impegnano a triplicare l’energia da fonti rinnovabili entro il 2030, ad accelerare gli sforzi per l’uscita dal carbone e per l’uso di carburanti a emissioni zero o a basse emissioni. Pubblichiamo un intervento del professor Leonardo Becchetti.
da avvenire.it