“Come succede spesso, i Comuni restano col cerino in mano. Anche con le concessioni balneari sta succedendo la stessa cosa. Norme nazionali difformi da quelle europee, governi che prendono tempo, responsabilità che a cascata vengono scaricate sugli altri. Che poi gli altri sono sempre i Comuni”. A dirlo è il presidente toscano di Ali (Autonomie locali italiane), Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano.
“Sono anni che sulla durata delle concessioni balneari si consuma un balletto grottesco, con l’Europa che dà indicazioni e l’Italia che non decide. Le conseguenze vengono pagate dagli imprenditori, che si trovano a fare investimenti a scatola chiusa. E anche dagli utenti, in termini di offerta del servizio. Serve una normativa nazionale, certa e di buonsenso, che eviti un conflitto con le indicazioni europee e, finalmente, che indichi una direzione. Gli operatori del settore, così come gli amministratori locali, chiedono solo certezze. Lo scaricabarile sui Comuni produce incomprensioni e tensioni fra realtà – balneari ed amministratori locali – che condividono un obiettivo: il bene dei territori”.