Ali Puglia e Ali Campania insieme contro l’autonomia differenziata

Giovanna Bruno: “Pronti alla via referendaria”

Domenico Volpe: “Caricare i sindaci fatto gravissimo”

Ogni piazza e ogni iniziativa devono diventare scenario da condividere per affermare con una sola voce che l’Italia non si tocca e la sua unità non si mina». Inizia così la sindaca di Andria Giovanna Bruno, presente a Roma per ALI Puglia e in qualità di vicepresidente della rete Recovery Sud, unitamente al sindaco di Bellizzi, Domenico Volpe, Presidente di ALI Campania.

«Non condividiamo né il metodo di questo governo né il merito delle scelte fatte sull’autonomia», ha proseguito la sindaca Bruno. «La contraddizione è in termini: quella parola “differenziata” è il chiaro campanello d’allarme di una misura anticostituzionale, che archivia il modello di regionalismo a stampo solidale, cedendo il passo ad una mera appropriazione di tutte le funzioni in capo alle Regioni, aumentando irrimediabilmente il divario tra Nord e Sud. Non lo possiamo permettere e continueremo a sostenere queste ragioni, in ogni forma, disposti anche alla via referendaria».

In tanti in piazza. E quella che doveva essere una forma democratica di protesta si è trasformata in una pagina di cattiva democrazia.

Il presidente Ali Campania, Domenico Volpe, infatti, ha dichiarato: «Assurdo caricare i Sindaci. Attaccare i Sindaci significa attaccare le istituzioni democratiche del nostro Paese. Chi ha vietato di essere ricevuti al Ministero della Coesione e Affari Europei, cioè  Fitto, ha una concezione dello stato di diritto poco affine ai principi democratici. Essere presenti a Roma significa far valere i diritti delle popolazioni meridionali e della unita d’Italia. Avere una Italia a due velocità significa solo continuare a marcare una disparità. Questo è il disegno sull’autonomia differenziata di Calderoli e Meloni. Oggi è successo un fatto gravissimo. Da oggi significa continuare la lotta per una norma che penalizza il nostro paese e il mezzogiorno. Oggi ALI con ANCI hanno dato una prova di unità con i sindaci meridionali presenti a Roma».

 

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