Province e PNRR: le proposte di miglioramento del decreto-legge 19/2024

Le Province stanno svolgendo un ruolo importante nell’attuazione del PNRR. Il sistema province sta gestendo 3,1 miliardi, sono stati affidati tutti gli interventi e si sta operando nel rispetto dei cronoprogrammi. “Il PNRR sta avendo effetti diretti sugli investimenti e sul miglioramento delle infrastrutture e effetti indiretti in termini di grande innovazione nella pubblica amministrazione e del suo modus operandi”. Così Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca, intervenuto al webinar OReP “LE NOVITA’ DEL DL 19/2024”. Menesini ha ribadito come le maggiori criticità operative siano ancora legate all’aumento dei costi e alla reperibilità dei materiali, che ha portato a rimodulare gli interventi e a dover integrare le risorse necessarie per poter completare gli interventi nella loro interezza. Il tema è stato ripreso anche dal Direttore Generale dell’UPI Piero Antonelli, che ha evidenziato alcuni aspetti fondamentali: 1) la necessità di accelerare e semplificare le procedure finanziarie che sono ancora troppo lente e lunghe e rallentano la capacità di spesa; 2) la necessità di accelerare le autorizzazioni delle amministrazioni centrali, prive degli automatismi necessarie ad accelerare le opere; 3) nell’ambito dell’art. 2 e dei poteri sostitutivi occorre facilitare il dialogo tra la cabina di regia PNRR, struttura di missione PNRR e il soggetto attuatore perché le inadempienze dipendono non solo dall’ente locale ma anche dai ritardi del ministero titolare; 4) la struttura di coordinamento delle prefetture deve essere attivata in modo “agile” e finalizzata a controllare i cronoprogrammi dei soggetti attuatori e non ad aggiungere gli adempimenti amministrativi; 5) rafforzare la capacità amministrativa degli EELL non solo dei ministeri titolari; 6) velocizzare le procedure di rendicontazione su Regis e i tempi di pagamento; 7) inserire un fondo specifico per le province per sostenere i processi di digitalizzazione.

Qui la registrazione del webinar.

da osservatoriorecovery.it

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