Prende il via a Roma, presso i meravigliosi locali di Villa Altieri, in viale Alessandro Manzoni, la VI edizione del Festival delle Città, l’attesissima kermesse organizzata da ALI – Autonomie Locali Italiane.
I protagonisti dell’intervento di apertura sono il sindaco di Roma Capitale, nonchè presidente di ALI nazionale, Roberto Gualtieri, e il sindaco di Barcellona, Jaume Collboni, descrivendo il presente e aprendo al futuro delle capitali da loro amministrate.
Non è una sfida, ma uno spot per una visione univoca, per una politica progressista e di prossimità. Una visione europea e attenta alle esigenze dei cittadini. Così si è espresso Roberto Gualtieri: «Siamo contenti di essere qui, poichè abbiamo molti punti in comune su cui discutere, per guardare al presente con fiducia e costruire futuro insieme.
In Italia abbiamo un Governo che parla tanto di autonomia, ma siamo in una situazione surreale, perché se in una città il rapporto tra l’affitto medio e il salario minimo si ribalta, perché gli affitti sono superiori al salario minimo – e io sono invidioso perché in Spagna hanno il salario minimo e noi no! – una città deve intervenire. Chiedo al Governo di regolamentare il settore extra-alberghiero. Roma aderisce all’iniziativa che Barcellona ha già lanciato, per permettere alla città di poter attuare una seria politica per la casa».
Dal caro affitti, alla lotta al cambiamento climatico, tanti gli spunti offerti dal sindaco Gualtieri: «Anche Roma ha il suo piano clima. Vogliamo incrementare il trasporto pubblico su ferro, il processo di elettrificazione, il sostegno alla mobilità sostenibile, la ciclo-pedonalità, utilizzare al meglio i fondi PNRR. Stiamo lavorando sulle scuole, per gestire il risparmio energetico, anche in ottica di interventi su zone maggiormente precarie. Stiamo adattando il nostro piano di cambiamento. É fondamentale continuare a contrastare la siccità, stiamo lavorando sul riciclo dell’acqua, costruendo un piano decisivo anche per poter innaffiare i nostri parchi d’estate. Senza sottostimare la dimensione del rischio idrogelogico, allargando le tubature fognarie. L’adattamento al cambiamento climatico è decisivo».
Infine, un monito che assume i contorni di un augurio: «O l’Europa investe sul trasporto pubblico, o a noi il biglietto orario attuale ci crea un grande buco economico. Dopo aver ampliato la metro C, stiamo lavorando per ampliare ulteriormente l’infrastruttura metro, perché puntiamo forte su questo servizio, che deve essere un grande vanto per la nostra città.
Diventa essenziale portare i servizi vicino ai cittadini. Ed è un grande piacere lavorare vicino al fianco del sindaco di Barcellona».
Jaume Collboni ha le idee chiarissime su cosa significa intraprendere un percorso concreto per tutelare il diritto derivato dalle politiche per la casa: «C’è un fortissimo legame e amicizia con Roma e l’Italia. I Comuni in Europa al momento hanno diversi punti in comune: clima, assistenza sanitaria, istruzione. I sindaci delle principali capitali europee sono le roccaforti delle principali idee progressiste ed europeiste. Abbiamo una duplice responsabilità: non dimenticare le esigenze dei concittadini e difendere gli interessi degli europei che non si sentono difesi dai loro Governi. Dobbiamo cercare di evitare che la popolazione locale lasci il centro abitato. Da parte nostra vi è un appoggio sempre più preminente nei confronti delle politiche per la casa, affinchè gli alloggi siano più accessibili per la classe media e operaia. In questo senso, è necessario inserire nell’agenda europea le politiche per la casa, anche per riqualificare i nostri centri storici. Elimineremo tutti gli Airb&b nel centro di Barcellona: ciò significa restituire e difendere il diritto alla casa, senza sacrificarlo al turismo fuori controllo. Altrimenti avremo un problema di legittimità democratica».
Clima e politiche sociali, una visione indissolubile per migliorare lo status e la vivibilità di una delle più importanti capitali europee. «Come città abbiamo capacità e possibilità di adottare misure di due tipi. Presenteremo il piano sul clima di Barcellona: ridurre emissioni, elettrificare la città per facilitare transizione verso auto elettriche e, ancora, lavoreremo al massimo per effettuare un ampliamento della metropolitana. Bisogna adattare tutte queste misure al cambiamento climatico. Abbiamo attuato misure per raccogliere acqua piovana e irrigare spazi verdi, per combattere la siccità. Continueremo a piantare nuovi alberi e ad ampliare gli spazi d’ombra. Abbiamo attuato un piano clima per climatizzare le scuole pubbliche con sistemi a energia solare, pagando questi investimenti con una parte della tassa turistica. Barcellona deve adattarsi al cambiamento climatico».