Nel 2024, il 93% degli appalti pubblici è stato assegnato senza gara aperta: il 68,9% tramite affidamenti diretti e il 24,2% con procedure negoziate. I dati dell’ANAC, presentati da Banca d’Italia nel corso del convegno di Ance “Opere pubbliche oltre il 2026” a Vico Equense, mostrano un netto calo delle gare competitive, che ora rappresentano solo il 6,9% del totale, il minimo storico.
Anche se queste modalità hanno accelerato l’assegnazione degli appalti, i tempi di progettazione e di esecuzione rimangono lunghi.
Anche questo ha contribuito ai ritardi nell’attuazione del PNRR, che – ribadisce Ance – finora ha speso principalmente per progetti già finanziati prima del Piano, mentre i nuovi investimenti coprono solo l’8% della spesa.