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Il Piano strutturale di bilancio (PSB) di medio termine che il governo ha presentato alle Camere in vista del successivo inoltro alla Commissione europea, è il primo
elaborato ai sensi della disciplina economica dell’Unione europea (UE) recentemente entrata in vigore.
Coerentemente con le nuove regole europee, essendo la durata della legislatura nazionale pari a cinque anni, il Piano ha un orizzonte quinquennale (2025-2029). Il Governo ha scelto di distribuire l’aggiustamento della finanza pubblica su sette anni (anziché quattro), a fronte di un impegno a proseguire il percorso di riforme e investimenti previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Le nuove regole segnano un cambio di paradigma nella politica economica europea e nazionale. La programmazione di bilancio viene maggiormente orientata verso il medio periodo, ovviando alla pro-ciclicità delle regole del Patto di Stabilità e Crescita (PSC) preesistente. Si supera altresì la separazione tra regole di finanza pubblica e proiezioni di lungo termine della spesa legata alle tendenze demografiche. Inoltre, la programmazione della spesa pubblica e del bilancio viene integrata con il piano di riforme e di investimenti pubblici onde assicurare una maggiore coerenza dell’intero impianto di politica economica e una sostenibilità della finanza pubblica basata non solo sulla disciplina di bilancio, ma anche sulla crescita sostenibile e le riforme strutturali.
Pubblichiamo la nota presentata dall’Anci nell’audizione parlamentare e il commento di Alessandro Canelli, Sindaco di Novara e delegato alla finanza locale, presidente dell’Ifel.
Piano strutturale di bilancio e di medio termine Italia 2025-2029