Gualtieri: “Colpiti Comuni, Regioni e Città metropolitane, saranno cittadini a pagarne i costi”
La Legge di bilancio conferma amaramente quello che ripetiamo da mesi: é costruita quasi interamente sulle spalle degli enti locali e scarica i costi sui cittadini.
I tagli agli enti locali hanno numeri molto pesanti: 4 miliardi di euro nel triennio, con 570 milioni per il 2025, di cui 140 milioni saranno a carico di Comuni Province e Città Metropolitane, che aumenteranno a 290 milioni dal 2026 al 2028 e a 490 milioni nel 2029. Per i soli Comuni sono 1 miliardo e trecento milioni di tagli, che si sommano a già quelli pesantissimi dello scorso anno, e che non possono essere considerati compensati dai 100 milioni per l’accoglienza minori e dal contributo parziale per la compensazione verticale della perequazione, che andranno a beneficio solo di una parte dei comuni e non compenseranno comunque i costi della perequazione. Considerando poi anche il taglio alle spese per investimenti, il costo complessivo per il 2025 raggiunge 1,6 miliardi. In tutto questo non è ancora chiaro quale saranno gli effetti del taglio ai Ministeri, costi che potranno ricadere nuovamente sugli enti locali.
Lo scrive in una nota Ali, la Lega delle Autonomie Locali Italiane.
In tutto questo – prosegue la nota – si aggiunge il blocco sul turnover al 75% delle assunzioni che si trasformerà in un pesante indebolimento delle pubbliche amministrazioni sul fronte dell’efficienza e dell’innovazione.
L’impianto della manovra certifica la volontà di cristallizzare gli squilibri distributivi tra amministrazioni già presenti a livello geografico. Ne faranno le spese i territori più in difficoltà e i cittadini più deboli.
Tra le misure più significative e più gravi, vi è il taglio del fondo per le piccole opere comunali, la riduzione dei contributi per investimenti in rigenerazione urbana e progettazione, e il ridimensionamento del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”. A partire dal 2029, il fondo per investimenti a favore dei comuni subirà una drastica riduzione di 2,1 miliardi di euro all’anno, fino al 2034.
È colpito anche il Fondo per la manutenzione delle opere pubbliche nei comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, che vedrà un taglio di 5 milioni all’anno dal 2025 e anche il Fondo per la progettazione destinato alla messa in sicurezza di edifici pubblici, con una riduzione di 29,9 milioni nel 2025.
Infine, viene colpito anche il Fondo per la progettazione di infrastrutture strategiche, ridotto di oltre 372 milioni entro il 2032, con tagli di 20 milioni previsti nel 2025 e 30 milioni nel 2026.
“Il Governo – dichiara il Presidente nazionale di Ali, Roberto Gualtieri – colpisce con una stangata da più di 4 miliardi centinaia di amministrazioni tra Regioni, Comuni e Città Metropolitane e scaricando i costi sui cittadini. É una scelta profondamente sbagliata che rischia di mettere in ginocchio gli Enti Locali e di colpire i servizi e la qualità della vita di tutti gli italiani. Non staremo certo a guardare e faremo sentire la nostra voce” – ha concluso Gualtieri.