Con la cura di spazi verdi e il riuso di aree abbandonate anche i cittadini attivi possono collaborare per prevenire il consumo di suolo.
Il suolo naturale è un bene prezioso, non rinnovabile e insostituibile. In altre parole, il suolo è un bene comune, e come tale deve essere tutelato, al pari delle acque e delle arie. Seppure la definizione di suolo come bene comune sia effettivamente, da qualche anno, comparsa nella maggior parte delle legislazioni regionali, questa non è stata accompagnata da adeguate azioni concrete. Per Labsus, a riempire di senso la definizione di suolo come bene comune sembrerebbero essere piuttosto le innumerevoli storie di comunità locali che, in tutta Italia, hanno scelto di proteggere e prendersi cura di un pezzetto di suolo, dal parco all’aiuola, dal giardino alla foresta spontanea nata tra i resti di un ex fabbrica abbandonata.
Rilanciamo un contributo di Anna Maria Providenti pubblicato su labsus.it.
Prevenire il consumo di suolo. Il ruolo dell’amministrazione condivisa