
Le ultime stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), che pubblichiamo, confermano una crescita del Pil rivista al ribasso, con un +0,8% nel 2024 tutto da costruire. Il Pnrr resta un fattore chiave per sostenere gli investimenti pubblici, che il governo punta a mantenere al 3,3% del Pil anche dopo il 2026. Tuttavia, i ritardi nell’attuazione dei progetti potrebbero ridurre l’impatto previsto sulla crescita.
L’Upb sottolinea che la maggior parte dei progetti è ormai in fase di attuazione, aumentando la probabilità di un’accelerazione della spesa. Inoltre, le riforme strutturali legate al Piano potrebbero avere un effetto positivo sul Pil nel medio periodo, anche se non ancora pienamente incorporato nelle previsioni.
Le nuove regole fiscali Ue evitano manovre correttive immediate, spostando l’attenzione sulla sostenibilità della spesa primaria netta. Questo permette di evitare interventi prociclici nel breve termine, concentrandosi sulla riduzione del debito nel lungo periodo.