PNRR e opere pubbliche: il Sud in difficoltà nella fase esecutiva. Il monitoraggio della SVIMEZ

Il monitoraggio della Svimez, a meno di un anno e mezzo dalla scadenza del 2026, conferma i ritardi nell’avvio delle amministrazioni meridionali che però sono state fin qui in grado aprire cantieri per risorse pro capite significative, a testimonianza dello sforzo realizzativo in corso. Per i Comuni, più avanzati i lavori per asili e infrastrutture scolastiche. Più a rilento le opere a titolarità delle Regioni, soprattutto per la sanità territoriale. Attenzione alla prossima rimodulazione del Pnrr: non si penalizzino gli investimenti pubblici.

Secondo l’istituto, con questi fondi europei del Pnrr si inizia un riequilibrio tra le diverse aree territoriali. “Le risorse che il Pnrr destina alla realizzazione di lavori pubblici sono pari a 65 miliardi”, spiega la Svimez: “La quota di risorse Pnrr per interventi infrastrutturali è del 54,2 per cento nel Mezzogiorno (26,2 miliardi), di circa sei punti percentuali superiore al dato del Centro-Nord (48,5 per cento; 38,8 miliardi)”.

A fine dicembre 2024, i Comuni meridionali hanno avviato lavori per 5,6 miliardi, il 64% del valore complessivo degli investimenti a loro titolarità; per i Comuni del Centro-Nord il dato è di 9,7 miliardi, l’82,3% delle risorse Pnrr. Alla stessa data, per le amministrazioni regionali meridionali risultano avviati lavori per 1,9 miliardi di euro, il 50% del valore complessivo degli investimenti Pnrr a loro titolarità.

SVIMEZ. Pnrr e opere pubbliche, il Sud in difficoltà nella fase esecutiva

PNRR, al Sud il 48_ delle opere non è stato neppure avviato

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