PNRR, Sanità: ritardi nell’attuazione delle misure per il sistema delle cure territoriali

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato oltre 7 miliardi di euro per potenziare la sanità territoriale, con interventi su Case e Ospedali di Comunità, Centrali Operative Territoriali e telemedicina. Tuttavia, secondo i dati 2023 sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), gli effetti di queste riforme sono ancora marginali. Diverse Regioni non raggiungono la sufficienza nei servizi di prevenzione e assistenza distrettuale, evidenziando un’Italia a più velocità. Il tempo stringe: il traguardo del 2026, termine del PNRR, appare sempre più difficile da raggiungere. A livello nazionale, al 30 giugno 2024 erano attive 413 Case di comunità, meno di un terzo del totale previsto, con dieci regioni ancora prive di questi presidi. In Lombardia, ad esempio, dei 187 presidi previsti, ne sono stati attivati 117 definitivi e 13 provvisori, mentre su 60 ospedali ne risultano aperti 23. Tuttavia, solo 7 strutture rispettano tutti i requisiti ministeriali e solo 37 garantiscono un servizio h24. La carenza di personale, in particolare di infermieri e pediatri, rallenta l’effettiva operatività delle strutture, con forti disagi a Milano e nell’hinterland.

da osservatoriorecovery.it

Ministero della Salute. Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale. Decreto 77.2022

GIMBE, PNRR e riforma dell’assistenza territoriale

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