Una piazza per l’Europa. Gualtieri: “Più di 50 mila persone. Serve un deciso salto in avanti verso un’Europa più forte, più unita e più solidale”

“È stata una Piazza del Popolo per l’Europa davvero stupenda, con più di 50 mila persone! Ringrazio Michele Serra che ha lanciato l’appello e i tanti Sindaci venuti a Roma da molte città del nostro Paese – così Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale e presidente nazionale di ALI –. Come cittadini italiani ci sentiamo cittadini europei. E sentiamo con il cuore che in questo mondo grande e terribile senza Europa, o con poca Europa, sono in gioco i nostri diritti personali e sociali. Per questo serve un deciso salto in avanti verso un’Europa più forte, più unita e più solidale, che ci faccia sentire più sicuri e più liberi. Un’Europa capace di difendersi e di scoraggiare aggressioni, certo. Ma la sicurezza non è soltanto questo. Sicurezza è innovare e rafforzare il welfare, la più grande invenzione dell’Europa. Sicurezza è consolidare ed estendere i diritti sociali e civili, è salvare il clima, è ridurre i divari.

È affermare che la persona è inviolabile, che ancora è possibile stabilire regole che rispondano a una morale umana e che nessun potere del denaro, della tecnologia, del mercato può calpestare in nome di interessi particolari o di poteri autocratici.

Solo l’Europa può restituirci la sovranità che le nazioni stanno perdendo. I nazionalismi vecchi e nuovi in Europa sono quanto di più illusorio oggi si possa proporre, e sfociano sempre nella violenza, nell’odio, nel conflitto. Mentre occorre ricostruire cooperazione, rispetto, responsabilità comune, ordine internazionale, laddove oggi rischia di prevalere la volontà di potenza e l’arbitrio dei più forti. L’Unione Europea, nata da una promessa di pace, ha nella sua stessa identità il carattere della pace. E un’Europa più forte deve essere portatrice di pace.

Pace che tutela il diritto e la libertà, che riconosce la dignità di ogni popolo, che rispetta e incontra la cultura dell’altro. È una grande sfida quella che abbiamo di fronte.

Nel carattere sentimentale e appassionato di questa piazza c’è anche un messaggio politico profondo. Per andare avanti ed essere più forte e più unita l’Europa deve essere popolare. Non populista ma popolare, cioè deve saper interpretare e rappresentare l’unità, i sentimenti e le aspirazioni più profonde dei popoli europei.

Le città, che dell’Europa sono l’anima e l’espressione, possono e devono essere protagoniste di questo processo. In questa sfida appassionante noi ci saremo.”

 

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