Legge elettorale comunale. Ali: “l’emendamento sui ballottaggi è improponibile e inaccettabile”

La proposta di riformare la norma che consente i ballottaggi nei comuni con oltre 15 mila abitanti e di attribuire la vittoria al primo turno al candidato che supera il 40% dei voti “è inaccettabile per metodo, perché
L’emendamento è chiaramente improponibile, e nel merito, perché
calata dall’alto e non condivisa con i Comuni e perché colpirebbe la legge elettorale che ha meglio dimostrato di funzionare” secondo Autonomie locali italiane riunita a Perugia in Assemblea che ha approvato un ordine del giorno con voto unanime che conferma quanto già affermato dal presidente nazionale Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale, nella relazione iniziale. Ali parla di “una legge che per oltre un trentennio ha garantito anche l’alternanza, ma che ha premiato nella chiarezza i sindaci e le coalizioni che hanno vinto le elezioni”.
“L’emendamento proposto prevede anche uno spropositato premio di maggioranza che rappresenterebbe un serio vulnus alla democrazia. Autonomie locali italiane, chiede che l’emendamento sia ritirato e ritiene
che invece si debba mettere mano, con un adeguato percorso di confronto, ad una riforma organica del Testo unico per le autonomie locali, per una Carta delle autonomie che faccia valere e consolidi le esperienze positive e cambi ciò che non è più all’altezza delle trasformazioni e delle necessità delle nostre comunità”.

GUALTIERI, Legge anti-ballottaggi

Ballottaggi, La Russa Frena

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