
“Creiamo alleanze sociali e generazionali”
(ANSA) – ROMA, 19 MAG – “I tentativi di delegittimare il voto, addirittura da cariche istituzionali, sono gravissimi ma non penso che otterranno questo risultato ma anzi l’opposto. Questo è il nostro auspicio. Oggi presento un appello sottoscritto da decine di sindaci che chiedono ai loro cittadini di andare a votare, perché il voto è libertà, è la base fondamentale su cui si regge la nostra democrazia”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervenendo a Piazza Vittorio alla maratona oratoria promossa dai comitati promotori dei referendum dell’8 e del 9 giugno.
“Non ci sono dubbi sull’importanza di votare per cinque sonori sì – ha proseguito – La realtà è sotto gli occhi di tutti. L’economia, oltre che la dignità dei lavoratori, soffre di un mercato del lavoro in cui la precarietà è spesso la regola. Le teorie di destra che spiegavano che per crescere bisognava rendere il lavoro più precario, e si usava l’eufemismo ‘flessibile’, non solo erano sbagliate per i nostri valori, ma anche dei fatti: non hanno funzionato”.
“Non facciamo una discussione sul passato ma sul futuro: non c’è governo dei grandi processi del nostro tempo che non metta al centro la dignità del lavoratore. Questo referendum guarda alle sfide di domani: ma cosa aspettiamo a capirlo? Il Papa ha scelto il suo nome perché la questione sociale è la questione centrale. I giovani queste cose le capiscono benissimo. I licenziamenti illegittimi non possono essere la prassi. Il tema è mettere in campo un movimento del lavoro e della società che si batte per la società di domani. Questo referendum serve anche a organizzare il mondo del lavoro, creare alleanze sociali e generazionali. Per questo dobbiamo con convinzione invitare a votare 5 sì. A Roma insieme ai sindacati e alle imprese abbiamo fatto un protocollo per i lavori del Giubileo dicendo che non accettavamo subappalti a cascata, aumentando le regole sulla sicurezza. Qualcuno diceva: così i cantieri li ingessate, ma in realtà i cantieri sono stati più rapidi di prima. Il mio sì convinto va anche al referendum sulla cittadinanza – ha concluso Gualtieri – perché la si smetta di non considerare italiani persone che sono italiane”. (ANSA).