PNRR, cure a domicilio: più anziani presi in carico ma con livelli assistenziali ridotti

Il progetto PNRR “Casa come primo luogo di cura” ha portato a risultati significativi sul fronte dell’assistenza domiciliare. Tutte le regioni hanno raggiunto il target previsto per il 2024. La platea di anziani presi in carico è passata dal 4,6% pre-PNRR al 10,9% nel 2024, con oltre 900 mila nuovi assistiti. In diversi territori gli obiettivi fissati per il 2025 risultano già superati, con un progressivo riequilibrio dei divari tra Nord e Sud. Tuttavia emergono alcune criticità. Il finanziamento previsto dal PNRR viene calcolato su un importo fisso per assistito e questo meccanismo ha incentivato l’aumento del numero di utenti ma non ha favorito una presa in carico continuativa e multidisciplinare. In pratica, più anziani ricevono un servizio, ma con livelli assistenziali spesso ridotti. Vi sono poi difficoltà nel reperire personale sanitario e la tendenza, in alcuni contesti, a destinare le nuove risorse a priorità più visibili, come il recupero delle liste d’attesa. Questo rischia di penalizzare gli anziani non autosufficienti. Un ulteriore nodo riguarda il futuro dei finanziamenti: dopo il 2025 il Fondo sanitario nazionale dovrebbe subentrare al PNRR.

Il progetto PNRR “Casa come primo luogo di cura”

UPB Focus 3_ 2025 PNRR sanita

 

Precedente

Certificazioni degli enti locali. Rendicontazione TBEL anno 2025. Contributi per la progettazione definitiva ed esecutiva annualità 2017-2023

Successivo

Intelligenza Artificiale: la legge con Disposizioni e deleghe al Governo