PNRR, crescita esponenziale degli appalti provinciali. De Pascale: “Orgogliosi, grande investimento sulle scuole”

Gli appalti delle Province stanno registrando una crescita notevole: dai circa 4 miliardi di euro all’anno tra il 2018 e il 2019, si è passati a 7,5 miliardi nel 2022 e a 7,4 miliardi nei primi otto mesi del 2023. Questo incremento ha coinvolto 7.707 progetti identificati con Codici unici (Cup) e ha generato 25.468 contratti di impiego e SmartCig. È importante sottolineare che il 22,4% dei Cup riguarda progetti Pnrr, con un totale di 1.725 progetti, principalmente concentrati nelle Missioni 4 (Educazione) e 2 (Transizione ecologica). Le Province stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nella gestione degli appalti, dimostrando l’efficacia della riforma degli appalti rispetto ai precedenti tentativi normativi. Pubblichiamo uno studio realizzato dall’Unione delle Province sui dati ANAC.

“Siamo molto orgogliosi di questi risultati perché evidenziano l’effic0ienza e il senso di responsabilità delle province che hanno un ruolo chiave nello sviluppo e la coesione dei territori. Grazie alle province, verranno attuate le misure del Pnrr dedicate alla scuola, il più grande investimento che il nostro Paese può realizzare per il futuro. Proprio per questo bisogna restituire maggiore centralità alle province, puntando su questa istituzione per tutte le funzioni che riguardano lo sviluppo territoriale e restituendo ai cittadini il diritto di scegliere direttamente i propri rappresentanti. Il Dl Elezioni attualmente incardinato al senato – ha dichiarato il Presidente dell’UPI e sindaco di Ravenna, Michele de Pascale – è l’occasione per dare il giusto ruolo alle province, a partire dall’elezione diretta dei presidente all’istituzione delle giunte, dall’attribuzione delle funzioni di pianificazione strategica all’allineamento della durata dei mandati di presidenza a Consigli. Si tratta di un arricchimento nelle funzioni e nell’operatività che le province e soprattutto i cittadini meritano”.

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