Con la Cop 28 di Dubai si è deciso di triplicare la capacità di energia rinnovabile e l’efficienza energetica globale entro la fine del decennio. Si tratta di un impegno importante, che per essere portato avanti necessita di un maggiore impegno da parte dei governi chiamati anche a integrare le rinnovabili nel territorio, evitando così il sorgere di nuovi impatti negativi.
È il messaggio lanciato dall’organizzazione Ren21 con il rapporto dal titolo “Renewable energy and sustainability report”, che per la sua stesura ha coinvolto ambientalisti, leader del settore energetico, organizzazioni per i diritti umani e altri attori chiave.
L’indagine, che pubblichiamo, si è protratta per circa un anno, ha ribadito un concetto chiaro al mondo della scienza ma meno all’opinione pubblica: le energie rinnovabili rappresentano la fonte energetica più sostenibile che abbiamo e possono essere integrate nel territorio senza creare danni al suolo, all’acqua, alla biodiversità, alle foreste, ai diritti umani. Inoltre, la gestione dei materiali critici e dei rifiuti può e deve essere fatta grazie all’uso di processi ispirati all’economia circolare.
da asvis.it
SCHEDA. Le energie rinnovabili possono espandersi senza creare nuovi danni al territorio