Il decreto sulla spending review degli enti locali, collegato ai fondi PNRR, ha subito una sospensione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi non ha incluso la discussione del decreto nell’agenda ufficiale, impedendo che venisse esaminato nella prossima riunione della Conferenza Stato-Città. La mancata iscrizione in agenda evita l’avvio del conto alla rovescia di 20 giorni che avrebbe permesso al Governo di approvare il decreto senza l’intesa con gli enti locali.
La questione sarà rimandata dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno. Il decreto prevede tagli di spesa per gli enti locali per metà basati sulla spesa corrente e per metà proporzionali ai fondi PNRR, penalizzando i Comuni che più hanno partecipato agli investimenti del Piano, in particolare quelli medio piccoli e del Sud. La connessione tra tagli e PNRR ha suscitato polemiche, con critiche da parte di sindaci di diversi partiti, inclusi esponenti della Lega.
Il ministro Raffaele Fitto, delegato al PNRR, ha promesso un confronto. I sindaci sperano di ridurre la quota di spending correlata ai fondi europei e la clausola che permette di triplicare il taglio basato sul PNRR. Il dibattito proseguirà, mentre si cerca una soluzione che rispetti anche le esigenze del Mef di considerare le risorse PNRR nei criteri di taglio, come previsto nella legge di bilancio.
Enti locali. Valerio Lucciarini, “Governo con spending review mette il Paese in ginocchio”