5 novembre 2024 – «Questa mattina durante le audizioni alla Camera dei rappresentati degli enti locali sono stati sottolineati ancora una volta come i profondi tagli, sia nella spesa corrente sia negli investimenti, e il turnover al 75% danneggino profondamente i comuni rischiando un grave indebolimento dei servizi ai cittadini. Il nuovo impianto finanziario dell’Unione Europea non può essere una scusa per scaricare sul comparto degli enti locali e territoriali il costo delle politiche del governo in una manovra che peraltro aumenta il deficit di più di 8 miliardi, tanto più visti gli sforzi che negli ultimi dieci anni hanno già compiuto comuni, regioni e provincie». Lo afferma Elena Piastra, Vicepresidente vicario di ALI (Autonomie Locali Italiane) e sindaca di Settimo torinese, commentando l’audizione dei rappresentati degli enti locali alla Camera dei Deputati in occasione dell’analisi della manovra 2025.
«Questo – continua Elena Piastra – in un momento in cui l’economia è stagnante e crescono povertà e fragilità. Alla luce dei tagli presenti in manovra non ci si può neanche ritenere soddisfatti per i 100 milioni che il governo stanzia per il Fondo per i minori in condizioni di fragilità, che escluderanno la maggior parte dei comuni, e per i 56 milioni del Fondo di solidarietà comunale».
«Va inoltre aggiunto, come ha ribadito nella sua audizione la Corte dei Conti, che la riduzione degli investimenti degli enti locali per gli anni successivi alla scadenza del PNRR rischia di minare un percorso virtuoso di crescita che il NEXT generation EU ha garantito in questi anni grazie soprattutto al prezioso lavoro di messa a terra svolto con grande impegno dagli enti locali», conclude Elena Piastra.