«La transizione energetica deve necessariamente essere legata all’economica locale e sociale. Le tante discussioni sulle diverse forme di energia da impiegare lasciano il tempo che trovano. Se vogliamo essere davvero concreti dobbiamo ragionare invece su come rendere i territori – anche i comuni più piccoli – protagonisti di questo processo che è irreversibile assieme agli altri soggetti in campo. Politiche calate dall’alto, oltre a devastare interi territori, comunità ed ecosistemi, non fanno altro che arricchire esclusivamente le grandi multinazionali. Per questo va ribaltato il ragionamento e occorre partire dal basso dando pieno protagonismo agli enti locali». Così Massimiliano Presciutti, Vicepresidente nazionale di ALI (Autonomie Locali Italiane) e sindaco di Guado Tadino, intervenendo alla conferenza organizzata dal Forum Disuguaglianze e Diversità “Welfare energetico locale (Wel). Una nuova frontiera di giustizia sociale e ambientale di fronte alla crisi climatica”, in corso a Roma e che si chiuderà domani.
«Le politiche locali, e quindi sindaci e amministratori, devono essere il motore di questo cambiamento, non il fanalino di coda. Solo tenendo insieme temi che sono strettamente collegati come quello ambientale, sociale, ma anche quello digitale, possiamo immaginare una vera transizione energetica compiuta e che abbia a cuore la tutela del nostro Paese e dei cittadini. Ricordiamoci che i comuni fanno i piani regolatori, gestiscono emergenze come quella del covid. Mentre a livello nazionale si fissano obiettivi di riduzione delle emissioni, è nei comuni che le politiche trovano la loro applicazione, attraverso progetti di mobilità sostenibile, comunità energetiche, riqualificazione degli spazi urbani etc. Anche nel campo dell’inclusione sociale, una politica nazionale può prevedere linee guida ampie, ma la loro declinazione passa per i centri di prossimità, capaci di intercettare i bisogni reali delle persone e rispondere con interventi mirati. Il protagonismo degli enti locali è dunque l’unica strada percorribile nel processo della transizione energetica, rispettando le specificità di ogni territorio e valorizzando il contributo unico che ciascuno può offrire», ha concluso Presciutti.