Le previsioni sulla condizione dei giovani in Italia nel 2030. L’approfondimento di Openpolis e #conibambini

Dopo il Covid, la situazione dei più giovani presenta luci e ombre: segnali di peggioramento ma anche di rinnovato impegno. Un investimento su questa fascia d’età è cruciale, ma la dinamica demografica rischia di allontanare l’attenzione dalla loro condizione.
Il prossimo 12 agosto ricorrerà la giornata internazionale della gioventù. Un’occasione per fare il punto sulla condizione attuale di bambini e ragazzi nel nostro paese e sulle prospettive future per le giovani generazioni. Dopo la pandemia si sono moltiplicate le riflessioni in questo senso, non sempre orientate da dati e analisi. Il dibattito si è infatti sviluppato in modo spesso frammentario e aneddotico, con punti di vista che in molti casi hanno fatto emergere una sottovalutazione del fenomeno o, al contrario, un allarmismo caricaturale.

 

Questo è accaduto anche perché, nel pieno dell’emergenza pandemica, mancavano informazioni qualificate, strutturate e aggiornate sulla condizione di ragazze e ragazzi. Una carenza che piano piano sta venendo colmata da nuovi studi e analisi, nazionali e internazionali. Le previsioni demografiche per il 2030 lasciano intravedere un paese dove bambini e ragazzi saranno sempre meno. È una tendenza da monitorare per le conseguenze che potrebbe avere rispetto all’impegno verso le giovani generazioni.

Qui l’approfondimento Openpolis e #conibambini nell’ambito delle ricerche sulla poverà educativa.

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