Con uno stanziamento di 2,1 miliardi di euro, il Pnrr ha funzionato come leva di rilancio per il settore della gestione dei rifiuti rimasto a lungo sottodimensionato.
Grazie a queste risorse si sono già visti risultati concreti, soprattutto sul fronte della frazione organica: negli ultimi anni sono stati avviati nuovi impianti di digestione anaerobica e, nel prossimo triennio, ne entreranno in funzione o verranno potenziati altri ventidue. Un passo avanti importante, che però non basta a colmare il divario impiantistico ancora marcato tra Nord e Centro-Sud.
Tuttavia, le risorse mobilitate non sono sufficienti a colmare interamente un fabbisogno che Utilitalia stima in 4,5 miliardi di euro, soprattutto per quanto riguarda il recupero energetico, dove il Centro-Sud continua a registrare un forte ritardo.
Utilitalia, rifiuti, obiettivi al 2035 ancora lontani
Rifiuti, Utilitalia, all’Italia servono 4,5 mld per allinearsi a target Ue




