Gualtieri: “Bene l’assenza di nuovi tagli, ma serviva restituire risorse ai Comuni”
È stato presentato oggi a Roma, nella Sala Igea dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, il secondo numero di Eutopica, la rivista delle autonomie locali italiane promossa da ALI – Autonomie Locali Italiane e diretta da Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma e Presidente nazionale di ALI.
L’iniziativa si è aperta con i saluti di Massimo Bray, Direttore generale dell’Istituto Treccani. A introdurre i lavori è stato il curatore del numero, Francesco Porcelli (Università “La Sapienza” di Roma), che ha coordinato l’intero incontro.
Nel suo intervento, Roberto Gualtieri, in qualità di Direttore editoriale della rivista, ha proposto una riflessione sul ruolo centrale delle autonomie nella strategia di sviluppo del Paese.
Il dibattito ha visto la partecipazione di Pier Paolo Baretta, Assessore al Bilancio del Comune di Napoli, che si è concentrato sulle sfide della riscossione e della capacità fiscale degli enti locali, e di Ernesto Maria Ruffini, già Direttore dell’Agenzia delle Entrate, che ha offerto un commento sul quadro normativo e sulle implicazioni della Legge di Bilancio. Sono intervenute inoltre Silvia Scozzese, Vicesindaca di Roma con delega al Bilancio, e Maria Cecilia Guerra, Deputata della Repubblica, con un approfondimento sulle politiche di riequilibrio territoriale e sulle ricadute della manovra per i Comuni.
“Questa manovra non ha il taglio ai Comuni, ma noi ne abbiamo accumulato nelle ultime due sui 2 miliardi, quindi piuttosto pesante. Quest’anno dovremmo mettere da parte i soldi che ci hanno tagliato l’anno scorso e due anni fa, tagli che continueranno per vari anni, peraltro anche in misura crescente,” ha dichiarato Gualtieri. “Capisco che sia positivo non ci sia un terzo taglio – ci mancherebbe – però forse restituire o correggere, visto che c’era un piccolo tesoretto che è stato un po’ disperso, sarebbe stato opportuno.”
Il Presidente di ALI ha poi richiamato l’attenzione sul tema del federalismo fiscale, definendo “paradossale” la situazione attuale: “Trovo paradossale che dobbiamo difendere noi il federalismo fiscale, ma lo difendiamo. Però facciamolo davvero, perché se si decide che esiste solo la spesa storica, almeno lo si dica chiaramente, evitando tutti questi fondi e negoziati complicati.”
“Siamo tarpati sul piano dell’autonomia fiscale, tagliati sul piano delle risorse nazionali – sia di spesa corrente che di investimenti – e non perequati, o perequati in modo insufficiente, sul piano del federalismo fiscale,” ha aggiunto Gualtieri, sottolineando le difficoltà che oggi vivono gli enti locali.
Ha poi ricordato il ruolo decisivo dei Comuni nel sistema istituzionale italiano: “I Comuni sono l’avamposto sulle grandi sfide del nostro tempo – ha sottolineato Gualtieri -. Comuni in salute significano territori che crescono meglio: non solo più risorse, ma strumenti e autonomia per garantire servizi ai cittadini e affrontare le trasformazioni in corso.”
Il nuovo numero di Eutopica affronta il tema cruciale della finanza locale come fattore decisivo per la democrazia, l’equità territoriale e la capacità amministrativa dei Comuni. Attraverso i contributi di accademici e amministratori, la rivista analizza la parabola degli ultimi quindici anni: tagli ai trasferimenti, compressione della spesa locale, limitazione dell’autonomia dei Comuni e aumento dello sforzo fiscale dei cittadini, senza un corrispondente miglioramento dei servizi.
Centrale il tema del federalismo fiscale, ancora incompiuto: la perequazione copre solo il 60% dei fabbisogni standard e permangono forti divari nella capacità di riscossione tra Nord e Sud. Il PNRR ha riattivato gli investimenti locali e messo in luce le competenze delle autonomie, ma senza una strategia stabile per il dopo 2026 si rischia un nuovo, pericoloso vuoto.
L’autonomia fiscale – si legge nella rivista – deve crescere attraverso leve proprie, come l’imposta di soggiorno e le compartecipazioni, e non solo tramite trasferimenti statali. I Livelli Essenziali delle Prestazioni, già sperimentati nei nidi e nei servizi sociali, hanno dimostrato che ridurre i divari è possibile, ma il percorso resta lungo e delicato.
Le buone pratiche raccontate in Eutopica mostrano che innovazione, equità e crescita sono alla portata quando le autonomie vengono messe in condizione di agire. In sintesi, il numero lancia un messaggio chiaro: finanziare il futuro significa finanziare le autonomie locali, per garantire i diritti dei cittadini e uno sviluppo equilibrato del Paese.




