Rinegoziazione dei mutui. Cassa Depositi e Prestiti: il CdA approva un nuovo piano per gli enti locali

Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti, presieduto da Giovanni Gorno Tempini, su proposta dell’ad e dg, Dario Scannapieco, ha approvato un nuovo piano di rinegoziazione relativo a mutui concessi a Comuni, Province e Città Metropolitane che potranno rimodularli, ridefinendone il profilo di rimborso.
L’iniziativa, che sarà avviata nel 2026, – spiega una nota – conferma la vicinanza di Cdp agli Enti locali, consentendo la liberazione di risorse da destinare al territorio.
In linea con il principio di complementarità rispetto al mercato, il Consiglio di Cassa Depositi e Prestiti ha dato il via libera a iniziative, da realizzare tramite il sistema bancario, a supporto dell’housing.
Nell’ottica di sostenere progetti che mirano alla riduzione delle emissioni di CO2, soprattutto nei grandi centri urbani, il CdA ha anche deliberato la concessione di risorse per facilitare l’accesso al credito delle imprese di minori dimensioni con lo scopo di favorire la mobilità sostenibile.

L’ammontare complessivo dei prestiti rinegoziabili è di circa 21,7 miliardi di euro. La rinegoziazione, che sarà avviata nel primo semestre 2026, reitera l’esperienza maturata negli ultimi anni e prevede, per il 2026 e 2027, l’abbattimento delle rate semestrali richieste con riferimento alla quota capitale dei mutui. La quota interessi sarà invece calcolata sulla base del tasso di interesse fisso post rinegoziazione. E’ prevedibile che l’operazione in questione non preveda ulteriori allungamenti del periodo di ammortamento.
Sarà consentita l’adesione anche agli enti che hanno rinegoziato nel 2023 e a quelli in dissesto che hanno visto approvata l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Per consentire all’iniziativa di poter esplicare tutta la propria efficacia appare assolutamente necessario che il Governo approvi, auspicabilmente già con la legge di bilancio, la proposta di emendamento ANCI contenente le agevolazioni procedurali per l’accesso alle rinegoziazioni – tipicamente la possibilità di aderire anche in esercizio provvisorio e tramite delibera di Giunta – e l’estensione al 2028 della facoltà di libero utilizzo dei risparmi da rinegoziazione. L’operatività di quanto descritto partirà da marzo 2026. Maggiori dettagli verranno forniti come di consueto dall’apposita circolare Cdp, di prossima pubblicazione.

Cassa Depositi e Prestiti Comunicato stampa n.74 del 20 novembre 2025 CDA

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