Una rapida definizione della governace del Comitato per la diffusione della banda ultralarga (Cobul) e la definizione della tabella di marcia, oltre che delle relative risorse a disposizione, per lo sviluppo della banda ultralarga e la connessione delle cosiddette ‘aree bianche’, ovvero quelle nelle quali l’attivazione di connessioni web veloci è antieconomica per gli operatori delle telecomunicazioni. Sono queste le richieste che saranno avanzate al Governo dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome con l’ordine del giorno promosso dal coordinatore della Commissione agenda digitale, l’assessore ai Sistemi informativi del Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Callari, durante l’odierna riunione dell’organismo, alla quale ha partecipato anche il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Ne dà conto la stessa Regione FVG in una nota.
Callari ha spiegato che “è fondamentale ricostituire la governance del Cobul, venuta meno in seguito alla caduta del precedente governo, perché nonostante le sollecitazioni da parte delle regioni e la buona volontà di Infratel Italia, non abbiamo ancora dati certi sullo stato di avanzamento dei lavori per la copertura delle aree bianche e la realizzazione delle infrastrutture che dovranno rendere fruibile la banda ultralarga per ospedali, comuni, enti pubblici, aziende e anche abitazioni private”.
L’assessore ha infatti spiegato che “prima di poter procedere alla seconda fase della pianificazione europea per la banda ultralarga per il 2020-2025 dobbiamo infatti avere almeno ultimato quanto previsto per la prima, altrimenti rischiamo di creare disservizi ai cittadini e di non investire nel modo migliori i fondi pubblici”.