Nel corso dell’evento “Sindaci d’Italia” organizzato da Poste Italiane, che ha portato a Roma 4.000 sindaci di piccoli Comuni, il Ministero dello Sviluppo Economico ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Poste Italiane che permetterà di federare la rete Wi-Fi presente negli uffici postali con la rete Wi-Fi Italia, gestita da Infratel Italia S.p.A. Tale integrazione consentirà ai cittadini di connettersi a internet liberamente e gratuitamente grazie all’app dedicata presso ciascun ufficio postale munito di rete di accesso Wi-FI.
Piazza Wi-Fi Italia è un progetto avviato dal MISE in collaborazione con Infratel Italia S.p.A. Si tratta del più importante investimento pubblico in connettività Wi-Fi con 45 milioni di euro stanziati a ottobre scorso. Finora si sono registrati sulla piattaforma dedicata 2.574 Comuni di cui 1.048 con popolazione inferiore a 2.000 abitanti. Infratel ha attivato 261 Comuni e ulteriori 120 saranno attivati entro il mese di novembre. A fine ottobre Infratel aggiudicherà inoltre i bandi aperti per l’approvvigionamento di apparati e servizi di installazione degli hotspot così da dare nel 2020 una decisa accelerazione al progetto.
Alle piazze coperte da Wi-Fi Italia si aggiungeranno quindi gli uffici postali, presenti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, anche nei comuni più piccoli. E si tratta solo di una prima fase di un accordo che, ponendosi in linea di continuità con quanto previsto nel contratto di servizio di Poste 2020-2024, attualmente in discussione, prevede la realizzazione di servizi in comune tra MISE e Poste Italiane attraverso l’utilizzo dell’applicazione Wi-Fi Italia.
“Vogliamo un’Italia più connessa, moderna ed efficiente – ha dichiarato il Viceministro Stefano Buffagni, che ha sottoscritto il protocollo – Poste si è impegnata a investire in innovazione per anticipare il futuro, senza dimenticare le esigenze locali. Una sfida importante, ma che ci rende orgogliosi. E’ solo facendo sistema, con visioni e investimenti comuni e nel rispetto delle realtà locali, che l’Italia potrà diventare un Paese moderno ed efficiente”.