Notizia del 12 marzo 2020
Le novità del DPCM 11 marzo 2020
Con il DPCM 11 marzo 2020, da oggi e fino al 25 marzo 2020, SARANNO CHIUSI: negozi, bar, pub, ristoranti (possibile servizio a domicilio), pizzerie, parrucchieri e centri estetici, barbieri e tattoo, esercizi commerciali non essenziali
RESTERANNO APERTI: farmacie, alimentari e filiera alimentare, trasporto pubblico, fabbriche (nel rispetto delle misure di sicurezza), idraulici, meccanici, tabaccai, giornalai, distributori di benzina, uffici postale, banche, assicurazioni, bar e ristoranti in autostrade, negozi di elettrodomestici, attività di illuminazioni, commercio piccoli animali domestici, commercio ottica e fotografia, combustibile per uso domestico e per riscaldamento, lavanderie, pompe funebri.
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Notizia del 12 marzo 2020
ALI Toscana: necessario provvedimento per svolgere riunioni di Giunta da remoto e slittamento delle scadenze dei bilanci preventivi e consuntivi
Francesco Casini, sindaco del Comune di Bagno a Ripoli e Presidente di ALI Toscana, interviene riguardo l’appello lanciato dal collega Nazareno Franchellucci. “L’appello di ALI Marche e del suo presidente Franchellucci deve essere sostenuto con forza. In un momento come questo – ha detto Francesco Casini – è necessario prevedere tutte le misure necessarie per agevolare il compito delle Amministrazioni Locali. Tra queste – ha continuato il Presidente di ALI Toscana – è necessario prevedere un provvedimento che emendi il TUEL in via straordinaria al fine di consentire agli organi istituzionali, a partire dalle Giunte Municipali, di organizzare riunioni di Giunta anche da remoto, quando non basti l’Ordinanza o la direttiva del Sindaco. Un provvedimento più forte rispetto alla regolamentazione comunale. Ma soprattutto – ha concluso Casini – è importante prevedere anche uno slittamento delle scadenze dei bilanci preventivi e consuntivi e lavorare fin da subito per compensare e ripristinare le minori entrate e risorse a cui i comuni dovranno far fronte”.
Notizia del 12 marzo 2020
Ministero della Salute: “La donazione del sangue è una ‘situazione di necessità’ e gli spostamenti dei donatori sono consentiti
Il Ministero della Salute invia una nota alle Regioni, alle Province autonome, alle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue per chiarire che le donazione del sangue e degli emocomponenti può essere considerata inclusa tra le ‘situazioni di necessità’. A fronte di questo, sono consentiti gli spostamenti dei donatori che si recano presso le sedi di raccolta pubbliche e associative.
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Notizia del 12 marzo 2020
Appello al Governo del Presidente ALI MARCHE: MISURE STRAORDINARIE PER I SINDACI
I DPCM che si stanno susseguendo imputano, giustamente, ai Prefetti ed a cascata sui Sindaci, azioni straordinarie di comunicazione alla popolazione, coordinamento dei coc, gestione del personale. Oltre a questo da giorni siamo costantemente, e non potrebbe essere diversamente, in contatto con cittadini imprese e commercianti per interpretare e far applicare i continui dpcm in uscita. Per permettere a tutti i Sindaci di continuare a fare questo è assolutamente fondamentale che, nelle misure straordinarie che stanno per essere varate dal governo, sul modello ad esempio adottato per gli amministratori delle zone terremotate, vengano riconosciuti permessi straordinari ai Sindaci lavoratori dipendenti e indennizzi anche una tantum ai lavoratori autonomi e partite iva che, inevitabilmente, in questo particolare momento hanno ancora più specifi obblighi e responsabilità.
LEGA DELLE AUTONOMIE SOSTERRÀ CERTAMENTE QUESTA BATTAGLIA TRAMITE I SUOI PRINCIPALI REFERENTI NAZIONALI.
Il Paese ha bisogno della responsabilità di ognuno di voi, ha bisogno di sessanta milioni di piccoli grandi sacrifici. Ognuno di noi ha bisogno dell’altro. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e per correre insieme più veloci domani. Ce la faremo.
Gepostet von Giuseppe Conte am Mittwoch, 11. März 2020
Notizia del 12 marzo 2020
Conte: chiusi negozi e locali in tutta Italia. «Aperti alimentari, farmacie ed edicole»
«L’Italia rimarrà sempre una zona unica, protetta, ma ora facciamo un passo in più: disponiamo la chiusura delle attività commerciali, ad eccezione di quelle per i beni di prima necessità e le farmacie. Chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti. Resta consentita la consegna a domicilio» ha spiegato, così come restano «garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità. Restano aperte le edicole e le tabaccherie. Tutto il mondo ci guarda, vedono un Paese in difficoltà ma ci apprezzano perché stiamo dando prova di grande vigore. Domani non solo ci guarderanno ancora e ci prenderanno come esempio positivo che è riuscito a vincere questa battaglia. Per avere un riscontro effettivo» di queste misure «dovremo attendere un paio di settimane» le parole del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ieri sera in diretta facebook per presentare il DPCM 11 marzo 2020.
Notizia dell’11 marzo 2020
Coronavirus, l’Oms dichiara la pandemia
“Abbiamo valutato che il COVID-19 può essere caratterizzato come una situazione pandemica”. Lo ha annunciato il capo dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra sull’epidemia di coronavirus. “L’Oms ha valutato questa epidemia giorno dopo giorno e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione“. “Siamo incoraggiati dalle misure aggressive adottate dall’Italia, speriamo che abbiano effetti nei prossimi giorni”, aveva detto Ghebreyesus nel briefing da Ginevra sull’epidemia di coronavirus. “Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza“, ha annunciato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine del Cdm. “Sono lieti del clima che si sta definendo a livello europeo”, ha aggiunto. Il premier, riguardo alla ulteriore stretta che la Lombardia ha fatto sapere di voler chiedere al governo, Conte ha evidenziato: “Siamo in attesa delle richieste. Non c’è nessuna chiusura verso misure più restrittive”. (FONTE:ANSA)
Notizia dell’11 marzo 2020
Decaro: “Proposta corale dei sindaci al tavolo del governo”
“Ho avvertito l’esigenza di riunire i sindaci metropolitani, per ascoltarli anche coralmente, visto che individualmente l’interlocuzione è continua con tutti gli strumenti a disposizione, perché noi in questa emergenza abbiamo diversi compiti e viviamo grandi e specifiche difficoltà”. Lo dichiara Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, al termine della riunione in videoconferenza che ha coordinato con i sindaci di Roma, Virginia Raggi, di Milano, Beppe Sala, di Torino, Chiara Appendino, di Napoli, Luigi de Magistris, di Palermo, Leoluca Orlando, di Genova, Marco Bucci, di Bologna, Virginio Merola, di Venezia, Luigi Brugnaro, di Firenze, Dario Nardella, di Catania, Salvo Pogliese, di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e il vicesindaco di Cagliari, Roberto Mura. “Dobbiamo applicare il decreto ‘Io resto a casa’ – spiega Decaro – che va anche calato nelle diverse realtà: il rischio di assembramento, che va evitato, può riguardare i mercati in Sicilia e al sud e le piadinerie in Emilia. Un confronto è necessario per avere interpretazioni uniformi. I sindaci sono poi anche alle prese con le esigenze di dare risposte alle aziende e alle attività produttive del territorio. Infine, ciascuno di noi ha di fronte i problemi dell’“azienda Comune” che va incontro a una crisi, come tutte le altre aziende, vista la inevitabile riduzione delle entrate. Ho raccolto le voci dei miei colleghi, che ringrazio per la immediata disponibilità a questa riunione e per il contributo vario e ricco che ciascuno ha portato. E mi sono preso il compito di trasferirle all’attenzione del tavolo di coordinamento con il governo, del quale faccio parte con i presidenti delle Regioni. Abbiamo deciso di elaborare una piattaforma di richieste molto concrete: chiarimenti e misure finanziarie di emergenza, soprattutto per Comuni con maggiori difficoltà di bilancio”.
Notizia dell’11 marzo 2020
Emergenza coronavirus: 10 cose da sapere per avviare lo Smart Working
Nell’ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 (coronavirus), si interviene anche sulle modalità di accesso allo smart working.
Infatti, con l’articolo “Ulteriori misure sull’intero territorio nazionale“, viene stabilito che “la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti. Gli obblighi di informativa di cui all’art. 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro“.
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Notizia dell’11 marzo 2020
Emergenza coronavirus, il governo aumenta gli stanziamenti: il piano italiano sale a 25 miliardi
Il Consiglio dei Ministri ha portato a 25 miliardi di euro lo stanziamento per far fronte alla situazione straordinaria che sta vivendo il Paese, in termini di saldo netto da finanziare, che diventano 20 miliardi in termini di indebitamento netto: si tratta dell’1,1 per cento del Prodotto interno lordo tricolore.
Notizia del 10 marzo 2020
#iorestoacasa: il Decreto del 9 marzo 2020 che estende le misure restrittive applicate per il nord Italia a tutto il Paese.
Con il Dpcm 9 marzo firmato ieri dal Presidente del Consiglio, tutta l’Italia diventa zona protetta. Con l’ultimo dpcm sottoscritto la sera 9 marzo dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, le misure restrittive già applicate per la Lombardia e le 14 province del nord più colpite dal contagio di coronavirus vengono estese a tutto il territorio nazionale con il Dpcm 8 marzo. I nuovi provvedimenti entrano in vigore a partire dal 10 marzo e avranno efficacia fino al 3 aprile.
Muoversi solo se necessario
Evitare gli spostamenti in entrata e in uscita dal proprio territorio salvo che per ragioni di lavoro o di salute o per situazioni di necessità. Per potersi muovere si deve avere il modulo di autocertificazione scaricabile da internet. Una falsa dichiarazione è un reato.
Scarica il Modulo per autocertificazione | Consulta il Dpcm 9 marzo | Vedi anche il Dpcm 8 marzo