Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo decreto che, come dichiarato in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio, non prevede una proroga delle misure fino al 31 luglio 2020, ma la possibilità di graduarne l’applicazione in base all’andamento dei contagi. IL 31 LUGLIO 2020 RAPPRESENTA INFATTI LA DATA PER ORA FISSATA DEL TERMINE DELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19.
Il provvedimento del governo riordina la disciplina dei provvedimenti adottati in questa fase emergenziale e introduce delle novità che riguardano la regolamentazione dei rapporti tra l’attività del Governo e il Parlamento, tra l’attività dello Stato e delle Regioni e l’inasprimento delle conseguenze per coloro che non rispettano i limiti previsti dai provvedimenti restrittivi.
Le misure di contenimento che saranno adottate per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio 2020, sono contenute in un elenco di 29 misure, tra le quali figurano i limiti alla circolazione delle persone, la chiusura di imprese ed esercizi commerciali, la limitazione degli eventi, gli obblighi di ridurre al minimo il personale presente negli uffici pubblici.
Ferma restando la regia nazionale nella gestione dell’emergenza, ai fini di risolvere le tensioni tra Stato e Regioni e tra pubblici poteri ed individui che si sono verificate in una prima fase, il nuovo decreto prevede che i presidenti delle regioni e province autonome possano adottare anche misure restrittive per affrontare specifiche esigenze locali.
In diretta da Palazzo Chigi
Gepostet von Giuseppe Conte am Dienstag, 24. März 2020
Inoltre, sul versante dei rapporti tra Governo e Parlamento, è previsto che ogni nuovo provvedimento sia trasmesso ai presidenti delle Camere e che il Presidente del Consiglio vada a riferire ogni 15 giorni.
Il rispetto delle misure restrittive da parte dei cittadini, delle attività commerciali e delle aziende è fondamentale per limitare i contagi.
PER QUESTO IL GOVERNO HA INASPRITO LE CONSEGUENZE PER COLORO CHE AGGIRANO IL LIMITI IMPOSTI PREVEDENDO:
- Multa da un minimo di 400 a a un massimo di 3.000 euro per chi viola le norme anti-Covid 19;
- La sanzione sarà aumentata fino a un terzo ma non ci sarà il fermo amministrativo del veicolo, solo le multe per chi si sposta con veicoli senza che ricorrano i motivi di urgenza, di lavoro e di salute;
- Chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni per per le attività commerciali che violano gli obblighi previsti.
Per chi viola le regole c’è dunque un inasprimento dell’entità delle multe, ma non ci sono più sanzioni penali. Queste ultime permangono solo nei confronti di chi viola l’obbligo di restare in casa perché risultato positivo al tampone del Covid-19: nei loro confronti la reclusione da uno a 5 anni previsto prevista per i delitti colposi contro la salute pubblica.