Le politiche di conciliazione vita-lavoro sono sempre più al centro dell’attenzione dell’Unione Europea dal punto di vista dell’investimento economico, legislativo e strategico programmatico. Questo perché è evidente che bisogna riequilibrare i pesi della bilancia per cercare di stabilire una maggiore uguaglianza di genere soprattutto con riferimento al tasso di occupazione femminile, che è più basso rispetto a quello maschile in tutti gli Stati UE. L’Italia, in particolare, come emerge dall’Eu Gender Equality Index, resta «l’ultimo Paese in termini di divari nel dominio del lavoro». Il peso delle responsabilità di cura domestiche e familiari che gravano sulle donne, nonché il forte radicamento di stereotipi, rappresentano i principali fattori che ci fanno posizionare in basso alle classifiche in tema di occupazione femminile e divari di genere. Una recente ricerca di ALI-Autonomie Locali Italiane sulle pari opportunità nelle amministrazioni locali ci dice cosa i cittadini chiedono in via prioritaria agli amministratori locali: il 42,3% richiede maggiori servizi di supporto alla genitorialità durante la chiusura della scuola, il 39,7% più servizi di trasporto per le persone fragili (anziani, disabili, minori), il 30% più asili nido pubblici e centri estivi per minori.
Il progetto R.A.F.F.A.E.L.- Redesigning Activities in a Family Friendly wAy in VitErbo’s workpLaces, finanziato nel 2019 dal Programma Europeo per l’Occupazione e l’Innovazione sociale (EASI2014-2020), intercetta questi bisogni e sviluppa nella Provincia di Viterbo un modello innovativo di servizi per la conciliazione vita-lavoro che si basa sulla collaborazione tra organizzazioni pubbliche e private e sull’integrazione delle misure di welfare pubblico e aziendale.
La Provincia di Viterbo, capofila del progetto, ha avuto un ruolo cruciale nel coinvolgimento degli attori locali, sia pubblici che privati, per la condivisione di conoscenze ed esperienze, per l’ attuazione di servizi innovativi di conciliazione vita-lavoro e per la promozione di un cambiamento verso una cultura orientata alla conciliazione tra vita privata e lavoro. A tal proposito è stato costituito il tavolo provinciale per lo sviluppo di politiche e servizi di conciliazione presieduto dal Presidente della provincia di Viterbo, Pietro Nocchi, e partecipato da un’ampia rete di attori locali: i Comuni di Bassano in Teverina, Blera, Calcata, Canino, Caprarola, Montalto, Montefiascone, Nepi, Oriolo Romano, Proceno,Tarquinia, Vetralla, Viterbo e gli altri soggetti locali quali Alice Nova Coop. Soc., Anteas, ARCI Viterbo, Ass.ne Juppiter, AUSER Viterbo, Camera di Commercio di Viterbo, Consorzio Il Mosaico, Confcooperative Lazio Nord, CNA Viterbo, FederLazio, UECOOP, UnIndustria, Università della Tuscia.
Recentemente sono partiti i primi servizi sperimentali per la conciliazione che verranno garantiti a titolo gratuito ai cittadini di tutto il territorio provinciale e saranno gestiti da due cooperative sociali selezionate dalla Provincia di Viterbo: la Cooperativa Gli Aquiloni e la Cooperativa Gea.
Sono 7 i servizi attivati grazie al progetto:
Spazio coworking
Ambiente di lavoro condiviso, dove liberi professionisti o dipendenti di enti pubblici e aziende private avranno a disposizione una postazione di lavoro, un PC portatile e la connessione internet per lo svolgimento del proprio lavoro. Lo spazio è dotato di tre postazioni ed è messo a disposizione dalla Provincia.
Spazio baby
Ambiente educativo protetto dove chi usufruisce dello spazio di co-working può portare il proprio bambino. Lo spazio baby è adiacente al coworking, comprende un’area giochi e cambio e può accogliere un massimo di 5 bambini di età dai 4 mesi ai 5 anni.
Maggiordomo territoriale
Si tratta di un servizio“salva tempo” a disposizione dei cittadini: consegna della spesa, acquisto di farmaci, pagamento di bollette, prenotazioni di visite ed appuntamenti, consegna e ritiro di panni in lavanderia. L’utilizzo dei servizi “salva tempo” permette al cittadino/lavoratore di dedicare più tempo alla vita lavorativa e privata.
Più tempo per gli anziani
Il servizio offre attività di supporto- anche a distanza durante il periodo di emergenza Covid19- per favorire la riattivazione della persona dal punto di vista sociale e relazionale. È rivolto a persone anziane con patologie o altre forme di fragilità, residenti nei Distretti VT3 e VT4.
Contact center “family line”
Attività di accompagnamento o ripresa dei bambini a scuola presso le attività ludiche o sportive e quando i genitori o i familiari sono impossibilitati a farlo per motivi di lavoro. Il servizio mette a disposizione due pulmini con autista e con educatore. I mezzi sono sanificati ad ogni spostamento.
Spazio compiti
Attività di aiuto compiti (per ragazzi da 6 a 14 anni) e supporto nella didattica digitale attivo dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00 con un assistente dedicato ad ogni bambino/ragazzo. Terminata l’emergenza sanitaria,lo spazio compiti potrà essere svolto in presenza presso le sedi di Viterbo, Capranica e Soriano nel Cimino.
Servizi ponte
Attività sportive, creative, musicali e supporto didattico per i bambini in età scolare nei periodi di vacanze e chiusure della scuola (come ad esempio nel periodo natalizio) nei giorni feriali dalle 8.30 alle 16.30.
Il partenariato del progetto , oltre alla Provincia di Viterbo, è composto da dieci partner provenienti da tre Paesi Europei: ALI, Leganet, Forum Terzo settore Lazio, Fondazione Nilde Iotti, Studio Come, Consorzio Mipa, IASI CNR, Dipartimento di sociologia della NTN University (Norvegia), Associazione IRSH.
Per saperne di più sul progetto visita il sito: