Sul sito del Ministero è stato pubblicato un chiarimento, che pubblichiamo, circa le modalità di stanziamento dei finanziamenti delle opere pubbliche e in particolare – come molti di voi immaginano – di quelle relative a metropolitane, tram, filobus e bus elettrici.
Il fondo nazionale dedicato al Trasporto rapido di massa a impianto fisso sarà integrato dal contributo del Next Generation EU (che spesso in Italia è ancora chiamato Recovery Plan) fino a un plateau di circa 30 miliardi.
Condizione sine qua non, come da vincolo UE, è che le opere siano cantierabili entro il 31 dicembre 2022 e che, come si legge nella nota del MIT: “le principali opere avviate con il Recovery fund e che consentiranno la realizzazione entro il 2026 di lotti funzionali efficaci per la mobilità saranno completati entro il 2030 a valere sulle risorse nazionali”.
Viene meno quindi il vincolo che era stato anticipato nei giorni scorsi che imponeva la realizzazione completa entro il 2026 e che avrebbe portato sostanzialmente a un nulla di fatto per l’applicazione di queste risorse ai progetti di infrastrutture di trasporto.
da mit.gov.it
MIT. Opere pubbliche, 35 miliardi di dotazione finanziaria complessiva nel triennio 2021-2023