È stata inviata ai prefetti una circolare del capo di Gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, che fornisce alcune indicazioni sulle misure adottate con il decreto legge n. 172/2020, per fronteggiare i rischi sanitari legati alla diffusione del contagio da Covid-19 durante le imminenti festività.
Il Viminale richiama le regole da applicare sugli spostamenti nei giorni rossi e arancioni e precisa quelle relative ai rientri, alle funzioni religiose, alle attività di volontariato.
Il rientro a casa
Oltre allo spostamento per raggiungere l’abitazione privata di destinazione deve intendersi consentito anche quello finalizzato al rientro presso la propria abitazione, domicilio o residenza, fermi restando i divieti di spostamento in orario serale è notturno. Per quelli fuori dal proprio comune la ragione giustificativa potrà essere addotta tramite ricorso alla autodichiarazione, nella parte in cui si fa riferimento a “motivi ammessi dalle vigenti normative”.
Le funzioni religiose
Il ministero precisa che “l’accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite: anche in questi casi troveranno peraltro applicazione i limiti orari imposti dal cosiddetto coprifuoco”.
Il volontariato
Sono consentiti, senza limiti di orario, gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte, nell’ambito di un’associazione di volontariato: per lo spostamento legato a tali attività potrà addursi a motivo giustificativo l’espletamento del servizio di volontariato sociale.
Con la circolare, infine, si richiama l’esigenza di predisporre efficaci servizi volti a garantire la corretta osservanza delle misure previste, in particolare per quanto riguarda i controlli lungo le arterie stradali e in ambito cittadino, per prevenire possibili violazioni alla restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento e di mancata osservanza del distanziamento sociale