Stallo delle domande di regolarizzazione: terzo settore, sindacati e associazioni di categoria scrivono a governo e parlamento affinché si intervenga subito sui ritardi e vengano superate le sanatorie e riformato l’intero sistema.
“La regolarizzazione straordinaria del 2020 è in una situazione di stallo, con pesanti conseguenze in termini di sicurezza sociale e sanitaria e di legalità per il nostro Paese”. Così si legge nella lettera aperta – in allegato – inviata ieri 20 aprile da decine di organizzazioni ai ministri dell’interno, della salute, del lavoro e delle politiche agricole, al presidente della Camera e al presidente della Commissione affari costituzionali della stessa Camera, per chiedere: al governo di intervenire e portare a termine quanto prima l’iter delle oltre 200.000 domande presentate; al parlamento, di riprendere l’esame della proposta di legge popolare di riforma della normativa sull’immigrazione, fermo da più di un anno.
La lettera, che pubblichiamo, promossa dalla campagna Ero straniero, è stata sottoscritta dalle principali realtà impegnate sui temi dell’asilo e dell’immigrazione (Tavolo salute e immigrazione, Tavolo asilo nazionale, Forum per cambiare l’ordine delle cose, Io accolgo, Amsi-medici di origine straniera in Italia), da sindacati nazionali (Cgil, Uil, Usb), dal mondo cooperativo (Alleanza delle cooperative italiane-agroalimentare, e cioè Confcooperative Fedagripesca, Legacoop Agroalimentare, Agci Agrital, insieme a Legacoopsociali) e da alcune associazioni di categoria e realtà (Assindatcolf- Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, Professione in famiglia, Osservatorio Placido Rizzotto-Flai CGIL, ASeS-Agricoltori Solidarietà e Sviluppo della CIA-Agricoltori italiani), operanti nei settori interessati dal provvedimento straordinario di emersione approvato quasi un anno fa (lavoro domestico e di cura, agricoltura).
Il ritardo enorme con cui sta procedendo l’esame delle domande di emersione, documentato dal lavoro di monitoraggio della campagna Ero straniero, con poche migliaia di permessi di soggiorno rilasciati rispetto alle oltre 200.000 domande presentate, si sta traducendo nell’impossibilità, di fatto, per decine di migliaia di persone di accedere pienamente ai servizi, alle prestazioni sociali, alle tutele e ai diritti previsti per chi lavora nel nostro Paese.
da erostraniero.radicali.it
Lettera-aperta-governo-e-parlamento_-regolarizzazione_-aprile-2021