Al via il progetto LADIS- Local ADministrations against Stereotypes and ISlamophobia promosso da ALI-Autonomie locali italiane e finanziato nell’ambito del programma europeo “Diritti, uguaglianza, cittadinanza”.
LADIS si focalizza sul contrasto alla discriminazione nei confronti dei musulmani, in particolare delle donne, sviluppando percorsi e strumenti di formazione per amministratori locali e professionisti dei servizi pubblici territoriali attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità e delle associazioni di donne musulmane.
L’approccio scelto dal progetto per combattere gli stereotipi basati sull’etnia e la religione è quello basato sul concetto dell’intersezionalità delle discriminazioni che prende in considerazione la concomitanza di più fattori: donne, musulmane, immigrate di prima e seconda generazione. La risposta è una politica che incrocia le diverse problematiche e che promuove interventi che mettono insieme gli assi di possibile discriminazione (razzismo, sessismo, genere ecc.).
Centrale nel progetto è il ruolo delle amministrazioni locali, sia come parte attiva delle attività di rilevazione e scambio di politiche antidiscriminatorie sui vari settori di policy e di open dialogue con associazioni di donne islamiche, che come destinatarie di percorsi di capacity building.
A partire dai risultati che emergeranno dalla mappattura delle politiche locali antidiscriminatorie saranno costruiti due percorsi di formazione, uno destinato agli amministratori locali e l’altro ai dirigenti e funzionari dei servizi e agli operatori. La scuola di politiche stereotypes-free open source prenderà il via ad ottobre e sarà un vero e proprio spazio aperto agli amministratori locali in cui condividere buone pratiche e strumenti per contrastare la discriminazione e l’islamofobia a partire dalla programmazione, dalle politiche e dai servizi locali.
I Comuni sono le amministrazioni più vicine ai cittadini e sono in grado, più di chiunque altro, di attivare politiche per la valorizzazione delle diversità e cogliere le sfide che le loro comunità si trovano ad affrontare, di promuovere il dialogo e di trovare soluzioni, da individuare in collaborazione con la la società civile, le scuole e gli altri attori locali.
Sviluppare consapevolezza e competenze tra gli amministratori locali attraverso la creazione di una rete nazionale di amministratori contro l’islamofobia per rafforzare le politiche stereotype-free nei Comuni è un altro traguardo che si propone di raggiungere LADIS.
Partecipazione, messa a sistema delle pratiche già esistenti, rafforzamento del dialogo tra Comuni e comunità o associazioni di donne islamiche sono le direttrici su cui si muove il progetto.
I Comuni di Mantova, Cuneo, Bagno a Ripoli, Gualdo Tadino hanno già aderito al progetto e tante sono le amministrazioni locali che saranno coinvolte nelle attività di ricerca, formazione e sensibilizzazione.
Il partenariato, oltre ad ALI che è coordinatore del progetto, è composto da Leganet , Studio Come, Coreis- Comunità religiosa Islamica Italiana e Progetto Aisha.
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