Quanto pesa l’organizzazione dei comuni delle aree progetto impegnate nella Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) sulla realizzazione degli interventi programmati e sulla gestione della complessità del processo? Quali i modelli di interrelazioni da costruire tra i vari livelli istituzionali per una governance efficace? Come stanno funzionando le gestioni associate? E ancora, quali sono gli effetti dell’associazionismo sulla capacità dei comuni di programmare e attuare le strategie d’area?
A questi e ad altri quesiti dà una prima risposta il report, pubblicato oggi on line, Associazionismo e Attuazione – I comuni alla prova della realizzazione della Strategia nazionale per le aree interne. L’analisi, realizzata nell’ambito del progetto attuato da Formez PA, La Strategia Nazionale per le aree interne e i nuovi assetti istituzionali, promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, fornisce spunti di riflessione sul rapporto tra associazionismo comunale e capacità dei comuni di programmare e attuare le strategie d’area nonché prime indicazioni sulle condizioni abilitanti per un’efficace implementazione della fase attuativa.
Lo studio prende le mosse dall’attività di monitoraggio che il progetto Formez sta conducendo da aprile 2020 sull’evoluzione delle gestioni associate avviate per l’ammissibilità alla SNAI e sui modelli di governo disegnati dai comuni per realizzare gli interventi strategici delle aree che hanno firmato i relativi Accordi di programma quadro (APQ), ad oggi 47 e, in particolare, di quelle in cui l’attuazione è partita da almeno un anno. Fino ad ora ne sono state monitorate 13, il report si riferisce a 12 di esse.
Dagli incontri diretti con i protagonisti delle strategie – sindaci, amministratori, tecnici, referenti regionali e nazionali – sono scaturite lezioni e suggerimenti utili in questa fase di avvio della programmazione 2021-2027 e della nuova stagione della SNAI.
Da questo primo nucleo di interviste è emerso che laddove si è investito nella costruzione di una governance stabile maggiore è stata la capacità dei territori di fronteggiare la complessità dell’attuazione; di ridurre l’impatto della carenza di personale che riguarda praticamente tutti i comuni; di intercettare nuove risorse al di fuori del perimetro della SNAI e, non ultimo, di rispondere meglio alla pandemia in corso unendo le forze.
Un processo fortemente partecipativo e coinvolgente le comunità locali, nella fase di progettazione della strategia d’area ha inoltre permesso di proseguire per le strade tracciate, anche in presenza di forti avvicendamenti politici.
In tutte le aree fin qui esaminate si è registrato uno scarto temporale significativo fra l’approvazione della strategia e l’effettiva attuazione degli interventi finanziati che spinge a riflettere sulla necessità di non dare per scontata e semplice la fase di attuazione. La capacità di azione deve essere testata, verificata e deve garantire la presenza di task multi ente orientate agli stessi scopi. Accanto a una capacità di progettazione strategica occorre costruire una capacità di realizzazione altrettanto strategica.
Il monitoraggio delle aree in attuazione prosegue, ma gli spunti offerti dal report appena pubblicato puntano a una prima valutazione delle criticità e opportunità per migliorare programmazione, organizzazione e attuazione da parte di tutti gli attori coinvolti.
da pongovernance1420.gov.it