Per facilitare per quanto possibile la conoscenza e la comprensione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, l’UPI ha predisposto le schede di sintesi espressamente dedicate alle misure previste per Regioni, Province e Comuni,c he pubblichiamo.
L’UPI ha seguito attivamente il lavoro di costruzione e definizione del PNRR partecipando ai tavoli del Governo fin dall’agosto scorso, e intervenendo nelle occasioni di confronto con il Parlamento, nelle audizioni che si sono svolte sia alla Camera dei Deputati che in Senato.
Tra le misure espressamente dedicate alle funzioni chiave delle Province vi sono:
– fondi per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico delle scuole secondarie superiori;
– fondi per la messa in sicurezza della viabilità delle aree interne.
Per quanto riguarda gli investimenti sulla viabilità, poiché questi non possono essere finanziati attraverso il Recovery Fund, il Ministro dell’Economia Daniele Franco ha preso un impegno formale ad inserire nella prossima manovra di bilancio fondi per un piano pluriennale espressamente dedicati alla rete viaria provinciale. Su questo già sono avviate le prime consultazioni tra UPI e MEF.
Oltre a questi fondi, il Piano contiene alcune missioni – come quelle dedicate alla cultura, al turismo, al contrasto del dissesto idrogeologico, all’economia circolare dei rifiuti – su cui le Province possono e devono essere coinvolte. La maggior parte di questi fondi, infatti, sarà assegnato attraverso bandi (nazionali o regionali) sui quali l’UPI chiederà, attraverso un confronto diretto con i Ministri interessati, la possibilità di partecipazione per le Province.
Proprio in questa settimana sono iniziati i lavori deli tavoli ministeriali, cui l’UPI partecipa, per entrare nella fase operativa del Piano.
A breve, è attesa la definizione di due decreti legge che per le Province sono strategici: l’uno sulle semplificazioni burocratiche per gli investimenti; l’altro inerente la riforma della PA riguardante la disciplina del reclutamento del personale.
L’attuazione del Piano, infatti, vedrà un forte protagonismo degli enti locali, che dovranno essere pronti anche a livello organizzativo e da questi decreti potranno discendere importanti passi in avanti per potenziare le capacità amministrative delle Province anche per supportare al meglio i piccoli e medi comuni del territorio.
Fonte: provinceditalia.it