La sfida del Recovery è una sfida decisiva per la ripresa del Paese che l’Italia non può permettersi di perdere. Tuttavia senza una collaborazione di tutti – Comuni, Province, Regioni e Stato- sarà impossibile vincere la sfida. È necessario velocizzare i tempi senza sacrificare la legalità perchè si possono tagliare le tempistiche anche stando attenti al rispetto delle norme.
Maria Stella Gelmini Ministra per gli Affari regionali e Autonomie apre la prima sessione pomeridiana ringraziando i sindaci per il lavoro che fanno quotidianamente soprattutto in questo periodo di pandemia in cui sono stati l’avamposto dello Stato. È importante proseguire con la campagna vaccinale- ha proseguito la Ministra- in modo che poi ci si focalizzi sulla ripresa economica. I sindaci possono convincere anche i più refrattari a credere nel vaccino. Per quanto riguarda la velocità- aggiunge Gelmini- è chiaro che la nostra cifra deve essere la velocità, sia nell’utilizzo delle risorse sia per l’attuazione delle procedure e per fare in modo che la democrazia ossia il rapporto tra istituzioni e cittadino esca più forte.
Per quanto riguarda la composizione della cabina di regia e il decreto governance- ha affermato la Ministra- è stato pensato alla luce dei criteri costituzionali. In cabina di regia siedono le regioni perché la costituzione assegna loro delle competenze programmatorie concorrenti. I comuni saranno non solo soggetti attuatori ma saranno coinvolti nel tavolo laddove si assumano decisioni che riguardano il loro territorio.
Dobbiamo spendere le risorse entro il 2026- afferma la Ministra- e queste risorse per essere spese necessitano non solo della leale collaborazione, ma anche delle riforme. Sul fronte delle semplificazioni, invece- conclude la Ministra- abbiamo provato a rivedere il codice appalti, a togliere la firma dei dirigenti e riteniamo di essere sulla giusta strada per provare ad accelerare i tempi.
In collegamento a distanza il Presidente Anci e Sindaco di Bari Antonio Decaro evidenzia che le semplificazioni chieste dai sindaci non sono quelle legate alle gare d’appalto , ma quelle a valle e a monte delle gare. La Semplificazione delle autorizzazioni che c’è stata- specifica il Sindaco- non è generica e complessiva come avevamo chiesto rispetto alla conferenza dei servizi, ma interessano settori specifici. Se vogliamo davvero attuare nei tempi previsti gli interventi promossi nel Pnrr due sono le questioni a cui fare attenzione : procedure e personale. Noi chiediamo – ha affermato Decaro- un’ assegnazione delle risorse diretta attraverso la conferenza unificata, come già fatto per i centri estivi in cui sono stati individuati i parametri per l’assegnazione diretta delle risorse ai comuni che ne fanno richiesta.
Il Presidente ALI Emilia Romagna e Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi condivide pienamente l’analisi di Decaro e mette subito in evidenza una questione: o ci sarà la capacità di produrre innovazione sul campo della semplificazione o non si riuscirà a spendere le risorse entro i tempi stabiliti. Per fare un km di pista ciclabile ci vogliono due anni, per fare una scuola 4 o 5 anni. Altro punto fondamentale è il personale dei comuni. Il problema, tuttavia, – precisa Vecchi- non è capire se i comuni hanno le professionalità ma è quello di sbloccare le risorse per dotarsi di queste professionalità. Poi c è la questione del welfare- continua il Sindaco di Reggio Emilia- noi non abbiamo solo bisogno di costruire opere ma anche di garantire i servizi alle persone, quindi investire sulla capacità delle persone . Ma più di tutto- conclude il Sindaco- è necessaria la capacità di tenere insieme il mondo del lavoro, il mondo delle imprese e delle istituzioni che collabora rispetto ad una visione ampia.
Cristina Maltese, già nella task force del Pnrr dell’ex governo Conte e ora nel gruppo per l’attuazione Pnrr, sottolinea che nella fase di genesi del Pnrr sono arrivate tante proposte soprattutto dalle città metropolitane e la linea è stata quella di individuare le linee strategiche espresse nei progetti presentati dagli enti locali per individuare gli interventi del Pnrr. Possiamo affermare- precisa Cristina Maltese- che per l’80 per cento le componenti delle missioni sono state espresse dagli enti locali. Il Pnrr rappresenta una grande opportunità per modernizzare il nostro paese. È evidente- continua Maltese- che l’attuazione degli interventi richiede una capacità di pianificazione integrata da parte dei comuni. È necessario sostenere questa pianificazione integrata ed in questo possono avere un ruolo le associazioni di enti locali. La dote che lascia il recovery- conclude Maltese- è quello di modernizzare il Paese , renderlo più verde e più coeso ma soprattutto rafforzare la capacità amministrativa.