Il piano “Fit For 55” indica gli strumenti per ridurre del 55% le emissioni di Co2 entro il 2030, con l’obiettivo finale di azzerarle nel 2050 Tweet L’Ue e le politiche ambientali, von der Leyen: “Verso un’economia decarbonizzata” Clima. Von der Leyen, pacchetto da 500 miliardi. Entro il 2030 -55% di emissioni 14 luglio 2021 “L’economia dei combustibili fossili ha raggiunto i suoi limiti, servono nuovi modelli. Abbiamo mantenuto la promessa. L’Europa è il primo continente che presenta un’architettura globale per realizzare le nostre ambizioni climatiche con una tabella di marcia. Attribuire un prezzo al carbonio sarà” il punto centrale che “guiderà l’economia” e sarà legato a un fondo sociale. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, presentando il maxi piano “Fit For 55”, che indica gli strumenti per la rivoluzione verde, ovvero ridurre del 55% le emissioni di Co2 entro il 2030, con l’obiettivo finale di azzerarle nel 2050. La rivoluzione verde “è il nostro compito generazionale, che ci deve unire e incoraggiare. Non si tratta solo di assicurare il benessere della nostra generazione, ma anche quella dei nostri figli e nipoti. Non c’è un compito più grande e più nobile di questo e l’Europa è pronta a guidare”, ha detto la presidente von der Leyen.
“Quello che presentiamo oggi è un approccio olistico, non tutti gli Stati membri o parti del Parlamento europeo troveranno di loro gusto alcune componenti, ma si tratta di raggiungere l’obiettivo di un pacchetto equilibrato. La legge prevede la riduzione delle emissioni entro il 2030, ne discuteremo e troveremo soluzioni. Resto aperto a qualsiasi tipo di discussione”. Così il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, a chi chiede delle resistenze nell’Ue.
Le proposte in sintesi
Le proposte della Commissione riguardano, in estrema sintesi: un rafforzamento del sistema europeo di scambio dei permessi di emissione (“Emission trade system” – Ets) e la sua applicazione a nuovi settori (aviazione civile, settore marittimo, trasporti stradali ed edilizia); un aumento della produzione dell’uso di energie rinnovabili; obiettivi vincolanti per l’aumento dell’efficienza energetica; una più rapida diffusione dei modi di trasporto a basse emissioni e delle infrastrutture (punti di ricarica elettrica e di rifornimento per i carburanti alternativi) e dei nuovi combustibili necessari; l’allineamento delle politiche fiscali (in particolare la tassazione dell’energia) con gli obiettivi del Green Deal europeo; misure (“dazi climatici” all’importazione) per prevenire il “carbon leakage” e rilocalizzazione fuori dall’Ue delle industrie ad alta intensità di emissioni; strumenti per preservare e potenziare la capacità dei “pozzi naturali di assorbimento del carbonio”, ovvero le aree agricole e forestali.
Dal 2035 stop vendita auto a benzina
Stop alla vendita di auto benzina e diesel dal 2035. È una delle proposte contenute nel pacchetto clima presentato dalla Commissione europea. L’obiettivo sarà accompagnato dalla creazione di un nuovo mercato della CO2 per il trasporto su gomma e per gli edifici. Bisognerà inoltre, secondo Bruxelles, passare dalla tassazione dell’energia basata sui volumi a una basata sul contenuto energetico dei combustibili. La tassazione minima sulla benzina passerebbe da 0,359 a 0,385 centesimi al litro, quella sul gasolio da 0,330 a 0,419. Le imposte minime sull’elettricità caleranno da un euro a Megawatt/ora a 58 centesimi. Proposta anche una “tassa” sul contenuto di CO2 per tutelare l’industria europea dalla concorrenza di economie con norme sul clima meno stringenti. In materia di ambiente “tutti i settori devono fare la loro parte, compreso quello automobilistico” e “molte aziende hanno già annunciato che investiranno in veicoli a zero emissioni” perché “le auto elettriche sono aumentate molto nell’Unione europea, quindi la domanda c’è”. “La Commissione promuoverà questo cambiamento”, ha detto la presidente della Commissione europea.
Taglio emissioni trasporti-agricoltura sale al 40%
Gli obiettivi nazionali per la riduzione delle emissioni da trasporto su strada, riscaldamento degli edifici, agricoltura, piccoli impianti industriali e gestione dei rifiuti dovranno aumentare dall’attuale 29% ad almeno il 40%, rispetto ai livelli del 2005. La proposta fa parte del pacchetto clima della Commissione europea. L’obiettivo per l’Italia aumenta dal 33% al 43,7%. A differenza del precedente regolamento, che vedeva alcuni paesi con target a zero, la Commissione europea propone che tutti gli Stati membri contribuiscano al raggiungimento dell’obiettivo a livello dell’Unione con tagli compresi tra il 10% e il 50% rispetto alle emissioni del 2005. Pa riqualifichi il 3% degli edifici ogni anno Il settore pubblico dovrà rinnovare il 3% dei suoi edifici ogni anno. La proposta fa parte del pacchetto clima della Commissione europea, nell’ambito delle nuove regole per l’efficienza energetica. L’obiettivo si accompagna ad un aumento della quota di rinnovabili nel mix energetico al 40% al 2030, dal 32% attuale.
Un fondo sociale per sostenibilità edifici
“Per molte persone è già difficile pagare i costi energetici” e per questo nascerà “il Fondo climatico sociale che non darà sostegno a chi ha poco reddito, ma sosterrà investimenti e innovazione” per rendere i sistemi di riscaldamento sostenibili “più accessibili” alla popolazione. Lo ha detto la presidente della Commissione durante la conferenza stampa. Timmermans, resistenze? Sono aperto a discutere
Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS UE)