Una delle priorità trasversali del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) riguarda la riduzione dei divari territoriali che caratterizzano il nostro paese. Non solo tra nord e sud ma anche tra i centri maggiori e le zone periferiche. Ciò dovrà avvenire attraverso investimenti in diversi settori. Dalle infrastrutture alla mobilità sostenibile, dagli interventi per sanità e sociale a quelli per la digitalizzazione. In questo contesto comuni, province e regioni saranno chiamati a ricoprire un ruolo di primo piano: valgono 66,4 miliardi di euro le risorse del Pnrr che vedono il coinvolgimento degli enti territoriali.
La recente pubblicazione di un decreto del ministero dell’interno che assegna risorse pari a 3,3 miliardi di euro per la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana ha tuttavia riproposto alcune criticità legate all’impatto che il Pnrr avrà sui territori. In particolare nell’equilibrio nella spesa tra le diverse aree del paese. Se da un lato infatti è importante che le risorse arrivino a quei territori che ne hanno più bisogno, dall’altro vi è il rischio che vengano scartate proposte in linea con gli standard richiesti a favore di altre dalla qualità inferiore. Con la conseguenza che si rischi di andare incontro a difficoltà in fase di realizzazione. Proponiamo un’analisi pubblicata da Openpolis.
da openpolis.it
Enti Locali. L’impatto del Pnrr sui territori, da openpolis.it