È stata avviata la consultazione pubblica relativa al documento recante «Indicazione dei mezzi di prova adeguati e delle carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto che possano considerarsi significative per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui all’articolo 80, comma 5, lettere c), c-bis), c-ter) e c-quater) del codice dei contratti pubblici», al fine di procedere all’aggiornamento delle Linee guida n. 6 approvate dal Consiglio dell’Autorità con delibera n. 1293 del 16 novembre 2016 alle modifiche normative sopravvenute. Le linee guida saranno adottate in applicazione degli articoli 80, comma 13, e 213, comma 2, del codice dei contratti pubblici con l’obiettivo di agevolare l’accertamento della ricorrenza delle cause ostative da parte delle stazioni appaltanti della relativa incidenza sull’integrità e affidabilità del concorrente rispetto allo specifico contratto da affidare, favorendo lo sviluppo di buone pratiche e l’uniformità dei comportamenti.
Il documento offre una descrizione esemplificativa delle fattispecie ostative alla partecipazione alle procedure di affidamento e individua i mezzi di prova adeguati a comprovarne la ricorrenza. Con il presente intervento, l’Autorità si prefigge anche la riduzione del contenzioso sulle esclusioni dalle gare per gravi illeciti professionali, da sempre molto elevato. Sia l’originario comma 5, lettera c) che la versione attuale della medesima disposizione sono costruite, infatti, come «concetto giuridico indeterminato», facendo ricorso alla particolare tecnica legislativa in cui, «per individuare il fatto produttivo di effetti giuridici, la norma non descrive la fattispecie astratta in maniera tassativa ed esaustiva, ma rinvia, per la sussunzione del fatto concreto nell’ipotesi normativa, all’integrazione dell’interprete, mediante l’utilizzo di concetti che vanno completati e specificati con elementi o criteri extragiuridici» (Consiglio di Stato Sez. III, 23 novembre 2017, n. 5467). Inoltre, la valutazione della incidenza del fatto sulla affidabilità morale e tecnica del concorrente è rimessa alla valutazione discrezionale della stazione appaltante. Tali circostanze comportano la necessità di interventi integrativi ed interpretativi della norma da parte del soggetto chiamato ad applicarla e, per questo, spesso offrono occasione di contestazione giudiziaria agli operatori economici colpiti dai provvedimenti di esclusione.
L’Autorità si prefigge, inoltre, la standardizzazione delle comunicazioni, rimesse alle stazioni appaltanti, ai fini dell’annotazione nel casellario informatico delle notizie relative ai gravi illeciti professionali. A tal fine, in allegato alle Linee guida è offerta un’indicazione esemplificativa delle fattispecie rilevanti che devono essere oggetto di comunicazione da parte delle stazioni appaltanti. Il contenuto di tale documento confluirà nei Modelli di comunicazione da utilizzare per la trasmissione delle informazioni utili all’Autorità attualmente in fase di aggiornamento. Rispetto al modulo già in uso per la comunicazione di tutte le notizie assoggettate ad annotazione in merito ai requisiti dell’articolo 80, del codice dei contratti pubblici, è prevista la comunicazione di informazioni aggiuntive, utili a fornire notizie quanto più complete possibile. In tal modo, le valutazioni rimesse alle amministrazioni con riferimento a gare successive potranno essere svolte in modo più agevole, evitando la necessità di supplementi istruttori.
Le nuove Linee guida sostituiranno quelle adottate con delibera n. 1293 del 16 novembre 2016.
da anticorruzione.it