Il DL aiuti aggiunge un nuovo tassello alla partita sulle comunità energetiche. Dopo l’innalzamento della
capacità dell’impianto rinnovabile da 200 Kw a 1 Mw e l’estensione della “prossimità” alla cabina primaria
previsti dal decreto legislativo di recepimento della Direttiva RED II, il nuovo decreto varato a inizio mese dal
Consiglio dei Ministri per supportare i vari settori dell’economia colpiti dalla crisi energetica stabilisce che il
ministero della Difesa e i terzi concessionari dei beni del demanio militare possono costituire comunità
energetiche «anche con altre pubbliche amministrazioni centrali e locali”. L’impianto che servirà queste
speciali comunità potrà avere una potenza superiore a 1 MW, e, ciò nonostante, accedere agli incentivi del
PNRR, anche per la quota di energia condivisa da impianti e utenze di consumo non connesse sotto la stessa
cabina primaria.
Il Sole 24 Ore di oggi, 16 maggio 2022, informa che secondo il Renewable energy report 2022 del Politecnico di Milano – che sarà presentato domani, 17 maggio 2022 – al momento si contano 26 comunità attive in Italia, tutte basate su impianti fotovoltaici con potenza media di 40 kW. Allo stesso tempo, il Gse ha finora ricevuto 37 istanze di accesso agli incentivi (dati aggiornati al 2 maggio), di cui 13 comunità rinnovabili e 24gruppi di autoconsumatori. Più di metà delle istanze arrivano da Lombardia, Piemonte e Veneto. Questo
interessante modello di sviluppo sostenibile è sostenuto dal PNRR con 2,2 miliardi di euro di incentivi. Ma
ancora tutto è fermo, nonostante il cronoprogramma preveda una spesa di 100 milioni per il 2023, poiché si
attende la pubblicazione dei provvedimenti attuativi del decreto legislativo di recepimento della direttiva
RED II: una delibera Arera e un decreto del Mite.
da osservaroriorecovery.it
DECRETO-LEGISLATIVO 8 novembre 2021 n.-199
DECRETO-LEGISLATIVO-8-novembre-2021-n.-199_ALLEGATI
RINNOVABILI Politecnico Milano rer22