Le Regioni alla ricerca della propria identità: dall’autonomia speciale all’autonomi differenziata

A Palermo l’Assemblea ALI Sicilia con Sindaci e amministratori locali

Assemblea di amministratori locali molto partecipata a Palermo, nella splendida sala SS. Elena e Costantino della Fondazione Federico II, sul tema “Le Regioni alla ricerca della propria identità: dall’autonomia speciale all’autonomi differenziata” promossa da Ali Autonomie locali italiane Sicilia, con la partecipazione del Presidente nazionale di Ali Matteo Ricci.

«Calderoli ritiri subito il disegno di legge per l’autonomia differenziata perché così si spacca l’Italia» è la  posizione emersa all’assemblea.

Ad aprire i lavori, moderati dal sindaco di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi, il Presidente di ALI Sicilia e sindaco di Santo Stefano Quisquina Francesco Cacciatore e il Direttore nazionale di Ali Valerio Lucciarini.

Tanti gli interventi, a cominciare dalla Vice Presidente del Consiglio di Palermo Teresa Piccione, il sindaco di Salemi Domenico Venuti, il sindaco di Contessa Entellina Leonardo Spera, e il deputato regionale Giovanni Burtone sindaco di Militello Val di Catania.

Il tema è stato approfondito da autorevoli esponenti del mondo sociale e sindacale come il segretario regionale della CGIL, Alfio Mannino, e il Direttore regionale di ANCI Sicilia, Mario Alvano.

Le conclusioni dei lavori sono state affidate al Prof. Giuseppe Verde, Costituzionalista e docente dell’UNIPA di Palermo, e Matteo Ricci, Sindaco di Pesaro e Presidente nazionale di ALI.

«Il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata – ha detto Matteo Ricci nel suo intervento – rischia di aumentare il divario tra Nord e Sud e di produrre quella che alcuni chiamano la secessione dei ricchi. Alimenta una ulteriore disuguaglianza in un Paese già diseguale. Abbiamo bisogno esattamente del contrario: più coesione, più solidarietà. Governiamo la crisi se restiamo uniti non se ci dividiamo. Il governo ritiri il disegno di legge e si apra a una discussione ampia sulla crisi economica, energetica, del lavoro e dello sviluppo. Prima i Livelli essenziali delle prestazioni, nel rispetto della Costituzione, poi fondi perequativi e un piano complessivo per gli enti locali. Vedo un Mezzogiorno attraversato da una straordinaria forza nel suo capitale umano che chiede solo di essere messo nelle condizioni di liberare la sua energia. All’Italia serve restare unita, non certo dividersi ancora di più», ha concluso Ricci.

 

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