Reddito di cittadinanza. Ricci: “il governo scarica su comuni e sindaci le tensioni sociali”

“Un Governo approssimativo, banalizza la povertà scaricando il peso sociale addosso ai Comuni. Da oggi avremo la fila di famiglie ai servizi sociali, e non abbiamo risposte perché senza risorse e senza personale”, così Matteo Ricci, Presidente ALI Autonomie e sindaco di Pesaro, a commento della decisione del Governo di tagliare il Reddito di Cittadinanza a 169mila con un sms.  “La povertà non si affronta ideologicamente e non si risolve con gli slogan. Le persone alle quali è stato tagliato il Reddito solo in piccola parte verranno assorbite nel mondo del lavoro, tutte le altre si rivolgeranno ai servizi sociali dei comuni che non hanno strumenti alternativi per aiutarli, se non tamponando per poche settimane. Il reddito di cittadinanza andava riformato non abolito”, continua Ricci, “Non funzionava come inserimento nel mondo del lavoro, ma dava una risposta sociale nel contrasto alla povertà. Ora siamo senza riferimenti. Il Governo stanzi subito risorse alternative altrimenti scoppieranno tensioni sociali soprattutto al Sud e nelle grandi città. E basta scaricare ogni questione su noi Sindaci. Prima il taglio del PNRR sul dissesto, ora ci buttano addosso tutto il supporto alle famiglie. Non è una questione di destra o di sinistra, si facciano due domande”, conclude.

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