Indennità minima dei sindaci dei piccoli Comuni: il Governo ha accolto e finanziato la nostra proposta

“Incontro positivo grazie alla disponibilità di Conte e Gualtieri. Restano ancora tanti problemi da affrontare, ma nella coperta stretta della legge di bilancio abbiamo fatto passi avanti per i Comuni. La trattativa è stata portata avanti in modo molto incisivo dal presidente dell’Anci Antonio Decaro”. Così il sindaco di Pesaro e presidente di Ali-Autonomie locali italiane Matteo Ricci componente della delegazione di primi cittadini nel vertice a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, la viceministro Laura Castelli e il sottosegretario all’Interno Achille Variati. Al centro del tavolo dell’incontro la manovra. “E’ stata finanziata – riferisce Ricci – l’indennità minima dei sindaci dei piccoli Comuni. Avevamo chiesto che si fissasse un minimo di 1.500 euro nette al mese, per riequilibrare il rapporto tra responsabilità e indennità. La proposta sollevata da Ali nei mesi scorsi è stata accolta: – afferma il sindaco di Pesaro – un grande risultato per la dignità di questi amministratori“. “Gradualmente, con una prima tranche di 100 milioni, – prosegue Ricci – comincia la restituzione dallo Stato ai Comuni dei fondi mancanti (564 milioni in tutto, ndr) relativi al taglio del dl 66, scaduto nel 2018. C’è anche l’impegno progressivo, per gli anni successivi, per il recupero di tutto il fondo”. “Il fondo crediti dubbia esigibilità sale dall’85% al 90%. – riferisce ancora – E viene collegato alla capacità dei Comuni di pagare i fornitori nel rispetto dei tempi previsti. Mentre il fondo sui crediti commerciali è rinviato al 2021”. Quanto agli asili nido “abbiamo apprezzato lo stanziamento delle risorse in manovra, ribadendo tuttavia la necessità di assegnare i fondi direttamente ai Comuni per avere un’efficacia maggiore nella riduzione delle tariffe o nell’aumento dei posti nido. Sul punto – conclude Ricci – ci sarà un tavolo con tutti i ministeri interessati, in modo da rendere più incisiva l’azione rispetto alla proposta attuale che prevede i voucher”.

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