Commissione Agenda digitale delle Regioni: senza banda ultralarga capillare, 5G inefficace

La Commissione speciale Agenda digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome si è riunita a Venezia. Le linee d’azione prioritariamente individuate (e counicate in una nota della Regione Friuli Venezia Giulia, che coordina i lavori della commissione speciale) sono state la  necessità di imprimere un’accelerazione ai lavori del comitato Banda ultra larga (Cobul) per poter raggiungere con la fibra anche quei territori periferici attualmente scoperti dalla rete e la richiesta al Governo di un coinvolgimento delle Regioni nella prossima rivoluzione dei pagamenti via internet alle pubbliche amministrazioni dello Stato.

L’assessore ai Servizi informativi del Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Callari, raccogliendo il consenso della Commissione, ha ribadito l’alta strategicità del progetto della banda ultra larga, rimarcando come nessuna applicazione della tecnologia 5G possa risultare efficace senza un capillare servizio che offra la velocità dei flussi informatici. A tal fine è stata sollecitata una quanto più rapida convocazione del Cobul per attivare l’utilizzo delle risorse comunitarie già stanziate.

Come ha spiegato Callari, tra i temi emersi nel corso dei lavori della Commissione c’è stato anche quello della riorganizzazione dei data center degli enti locali che saranno accentrati in un unico sistema nazionale. “Nel caso del Friuli Venezia Giulia – ha sottolineato l’assessore – ci troviamo davanti a una gestione virtuosa dei data center da parte della Regione attraverso Insiel [la società regionale inhouse per l’informatica, ndr], il che ci ha permesso di mantenere il controllo a livello territoriale. Ricordo che si tratta di dati particolari, il cui trattamento diretto, oltre a conferire maggiori garanzie di sicurezza, consente anche un rapido utilizzo per l’elaborazione di politiche idonee relativamente a temi che, vedi la sanità, incidono direttamente sulla vita dei cittadini”.

Per quel che riguarda il prossimo switch off dei pagamenti on line alla pubblica amministrazione, Callari ha riaffermato l’esigenza di un ruolo attivo delle Regioni in un cambiamento che coinvolgerà cittadini e imprese e “che dovrà essere accompagnato garantendo un’assistenza di prossimità attraverso l’impiego di personale formato e competente. Un’esigenza alla quale il Governo deve rispondere stanziando adeguate risorse”.

Infine, l’assessore ha ricordato che, in qualità di coordinatore della Commissione speciale Agenda digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, incontrerà il 2 dicembre prossimo il ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano.

 

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