“Tredici a tavola” di Marc Gilbert Sauvajon

Essere in tredici a tavola forse porta sfortuna. È una credenza antichissima, precedente alla famosa Ultima Cena in cui Gesù annuncia che uno dei commensali – lui più i dodici apostoli, in tutto tredici – lo tradirà. Le origini di questa credenza popolare risalgono addirittura alla mitologia nordica, e i suoi effetti, in diverse parti del mondo, sono ancora oggi attuali. O almeno così la pensa Maddalena, che insieme al marito Antonio ha organizzato per la vigilia di Natale una cena a casa, salvo accorgersi all’ultimo che gli ospiti sono appunto tredici, nella commedia teatrale “13 a Tavola” scritta nel 1953 da Marc-Gilbert Sauvajon.

Qui nella brillante versione messa in scena nel 2017 dalla Compagnia Stabile al Teatro Franco Parenti di Milano. A nulla varranno infatti i tentativi della povera Maddalena, che fino all’ultimo proverà ad aggiungere un quattordicesimo ospite o ad eliminare qualcuno dei presenti, in un susseguirsi di situazioni comiche e momenti spumeggianti, di evitare di essere seduti a tavola in quel numero così sfortunato. Anche perché uno degli ospiti si rivela essere…

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