Sono già 200 i sindaci che hanno sottoscritto l’appello al premier Conte per chiedere 5 miliardi di euro nel decreto di aprile e il conferimento ai Sindaci dei necessari poteri per velocizzare le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri. Il tutto per riuscire a dare immediata risposta alle necessità dei cittadini, ed essere in grado dopo la fase più acuta dell’emergenza di poter avviare la cosiddetta “fase due” con la massima celerità e prontezza, realizzando tra l’altro uno snellimento ed una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi.
Oggi i sindaci lanciano anche una risoluzione, da far approvare in Consiglio Comunale, per formalizzare le richieste della città al Governo.
Al presidente del Consiglio Giuseppe Conte si chiede:
- di istituire un fondo speciale per i Comuni di almeno 5 miliardi e un fondo straordinario per i Comuni a vocazione turistica; la riduzione del fondo di svalutazione crediti ad almeno del 30%;
- la possibilità di utilizzare l’avanzo di bilancio vincolato; farsi promotori presso la Bei e la Cassa Depositi e Prestiti per la sospensione delle rate dei mutui per il 2020;
- consentire ai Comuni di contrarre mutui, anche aumentando la loro capacità di indebitamento, per attivare e mantenere servizi legati all’emergenza Coronavirus o comunque essenziali ai fini della coesione sociale e della ripresa delle attività locali, e/o anche attraverso trasferimenti di risorse dallo Stato ai Comuni dietro idonee garanzie;
- conferire ai Sindaci i poteri necessari per operare con la massima celerità e prontezza per velocizzare le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri attraverso uno snellimento ed una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi.
SCARICA LA BOZZA DI RISOLUZIONE DA APPROVARE IN CONSIGLIO COMUNALE (.pdf) (.word)