COVID-19, VERSO UN PIANO PER BAMBINI ED ADOLESCENTI

Alla strategia di graduale ripresa delle attività deve necessariamente accompagnarsi una strategia di sostegno alle famiglie e ai bambini. Prende avvio la fase 2 che interessa le modalità attraverso le quali i bambini e gli adolescenti potranno uscire dall’isolamento e usufruire di servizi educativi.

La videoconferenza con le Ministre Bonetti , Azzolina, e Catalfo e il Ministro Spadafora, e i rappresentanti di amministrazioni locali e regionali ha promosso un ampio confronto sul tema: si tratta di trovare il giusto bilanciamento tra il diritto all’educazione e alla socialità dei bambini e la tutela della salute e della sicurezza loro, di educatrici ed educatori e delle famiglie, costruendo precisi protocolli e buone pratiche che facciano rispettare norme di prevenzione adeguate. L’incontro è partito dal ‘Documento della Società italiana di pediatria’, “che ha richiamato la politica a sviluppare linee d’indirizzo che si basino su prove scientifiche e raccomandazioni internazionali”.

Gli obiettivi del Piano per l’infanzia sono dunque duplici: offrire ai minori delle attività educative e sostenere i genitori quando ritorneranno al lavoro.

Il primo punto è relativo al distanziamento sociale: i minori, in qualsiasi luogo saranno ospitati, dovranno rispettare tali regole e per questo potrebbero essere divisi in piccoli gruppi di 4 o 5 persone con un educatore. Saranno definiti due Protocolli e delle Linee guida che dovranno passare al vaglio del Presidente del Consiglio e del Comitato scientifico.

Il primo Protocollo regolerà, a partire da Maggio, le attività in spazi aperti e accessibili a piccoli gruppi e contingentanti. Per questo si studia la possibilità di dare maggiori risorse agli enti locali e alle famiglie per i servizi educativi.

Il secondo Protocollo avrà ad oggetto, a partire da Giugno, l’attività dei centri estivi con la collaborazione del mondo sportivo e del terzo settore. Gli enti locali dovranno individuare e mettere a disposizione gli spazi.

Si valuta l’ipotesi di allargare il raggio di azione del bonus baby sitter per consentire il pagamento dei centri estivi e la possibilità di finanziare progetti proposti dagli enti locali con fondi del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

I Sindaci chiedono regole certe che garantiscano attività organizzate in piccoli gruppi, seguiti sempre dallo stesso educatore (o più d’uno ma senza contatti tra gruppi diversi), bambini accolti su più turni, con fasce orarie diversificate in modo da evitare assembramenti. Inoltre, è importante l’ utilizzo da parte degli educatori dei dispositivi di protezione individuale, massima attenzione ai principi di igiene e pulizia, sanificazione degli spazi e di giochi e materiali.

Anche l’Alleanza per l’Infanzia di cui ALI fa parte e costituita da 42 associazioni ed enti il 27 aprile ha svolto il terzo webinar sulle proposte concrete da portare all’attenzione del Governo per evitare gli effetti perversi del lockdown su bambini, adolescenti e famiglie e soprattutto per affrontare questa fase 2 con un cambio di paradigma e non con misure tampone.

La responsabile del Dipartimento Pari Opportunità di ALI Andrea Catizone nell’ambito del webinar ha avanzato le seguenti proposte:

  • Lavorare da subito sull’edilizia scolastica e mettere in sicurezza le scuole anche rispetto al Covid;
  • Colmare il digital divide tra le famiglie e all’interno del Paese;
  • Assicurare assistenza e continuità didattica ai bambini e ragazzi con disabilità;
  • Iniziare a programmare servizi educativi che vadano incontro anche alle esigenze dei genitori che lavorano.

 

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